PiemonteBike, per un turismo a misura di ciclista
Lobiettivo è ambizioso: mettere insieme istituzioni, albergatori, agenzie di promozione turistica e tour operator per favorire larrivo del cicloturismo. A Novi sindaci, esperti del settore e imprenditori si sono incontrati per lanciare il portale PiemonteBike.eu, che raccoglie itinerari per le due ruote e strutture ricettive bike friendly
L?obiettivo è ambizioso: mettere insieme istituzioni, albergatori, agenzie di promozione turistica e tour operator per favorire l?arrivo del cicloturismo. A Novi sindaci, esperti del settore e imprenditori si sono incontrati per lanciare il portale PiemonteBike.eu, che raccoglie itinerari per le due ruote e strutture ricettive bike friendly
Un anno fa, su impulso dell’agenzia turistica locale della provincia di Alessandria, alcuni imprenditori del territorio hanno fatto una scommessa: dare vita a strutture ricettive a misura di biker, di servizi dedicati specificamente al turista in bici. Chi c’è riuscito, ha spiegato che l’investimento necessario è davvero basso e si ripaga quasi subito con un più 10-15 per cento delle presenze.
Punto di origine del progetto: il sito web Piemonteciclabile, precedentemente realizzato con le Province di Asti, Cuneo e Alessandria e le Atl di Asti, Cuneo, Alba Bra Langhe e Roero, sotto l’egida della regione Piemonte e con Novi Ligure come capofila.
Un passo, anzi un giro di pedale dopo l’altro, si è costruito un percorso di lavoro condiviso e i primi risultati sono arrivati. A partire dalla attenzione sempre maggiore che il nostro territorio sta acquisendo anche da parte dei media. Uno tra tutti: l’inserimento di alcuni percorsi del sito nella guida sul turismo in bici in via di realizzazione da parte di Qui Touring, prestigiosa testata e punto di riferimento del turismo in generale, in edicola e nelle librerie tra pochi mesi e curato direttamente da Alexala. Anche Sky, con il canale tematico Bike Channel, ha voluto dedicare una trasmissione alla zona di Novi e di Tortona, con Filippa Lagerback che ha pedalato alla scoperta di Volpedo, Castellania e Novi Ligure, tracciando un triangolo di cultura e di turismo fra Pellizza e i Campionissimi.
Ma c’è da fare ancora tanto. Il sito PiemonteBike ha bisogno di una messa a punto, per inserire laddove mancano quei gadget tecnologici a cui ormai siamo tutti abituati, come la possibilità di visualizzare il percorso sulle mappe satellitari di Google, o di scaricare il tracciato sul proprio smartphone dotato di gps, o di analizzare l’altimetria della strada che andremo a fare.
Il progetto può funzionare. In altre regioni più avanti di noi dal punto di vista dell’accoglienza turistica, come l’Emilia Romagna, iniziative come questa sono partite tempo fa e ora servono a riempire gli hotel anche in bassa stagione. Il “mirino” è puntato sui turisti tedeschi e del Nord Europa, paesi in cui la bicicletta è vista come un mezzo di trasporto a 360 gradi, da utilizzare anche e soprattutto in vacanza. Certo c’è bisogno che istituzioni e privati riescano a dialogare senza campanilismi. In questo senso, forse Alexala ha trovato la giusta alchimia: mettere a disposizione degli imprenditori turistici gli strumenti di promozione del territorio, ma senza sostituirsi ad albergatori e tour operator.
Sul sito PiemonteBike sono presenti decine di percorsi ciclabili, appositamente “mappati” per garantire la sicurezza, in continuo aggiornamento. Non si tratta però di piste ciclabili (che sostanzialmente qui da noi non esistono), ma solo di strade scelte per l’aspetto paesaggistico e per la possibilità di toccare i luoghi dell’alessandrino più interessanti dal punto di vista storico, culturale o architettonico. Niente “bollini” da appiccicare sulla porta dell’hotel insieme ad altri cento “marchi di qualità”. Niente piste ciclabili di cui curare la manutenzione. Niente cartelli che vanno periodicamente sostituiti. In tempi di vacche magre, anche questo può fare la differenza con altri progetti simili che si sono arenati alla prima salita.