Immagini e realtà
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Immagini e realtà

Ma i media, o, meglio, chi ci lavora dietro e produce le informazioni e le immagini che ci vengono propinate, pensano che siamo ingenui o proprio stupidi? E credono di fare un servizio all’informazione e alla verità pubblicando immagini esagerate o false?

Ma i media, o, meglio, chi ci lavora dietro e produce le informazioni e le immagini che ci vengono propinate, pensano che siamo ingenui o proprio stupidi? E credono di fare un servizio all?informazione e alla verità pubblicando immagini esagerate o false?

OPINIONI – Ogni tanto (anzi abbastanza spesso) sfogliando i giornali o guardando i telegiornali mi viene spontanea la domanda: ma i “mezzi” (o i media), o, meglio, chi ci lavora dietro e produce le informazioni e le immagini che ci vengono propinate pensano che siamo ingenui o proprio stupidi? E credono di fare un servizio all’informazione e alla verità pubblicando immagini esagerate o false?

Faccio due esempi concreti.
La Stampa di sabato 9 gennaio 2016: due pagine dedicate alla Siria e agli abitanti di città assediate dalle forze regolari o da quelle dall’Isis e, quindi, affamate. Titolo: “Zuppe di foglie e acqua. Così gli abitanti di Madaya hanno resistito all’assedio”. Ora io non metto assolutamente in dubbio la sofferenza di quella povera gente, ne ho sentito parlare direttamente da un pastore evangelico siriano, ci credo e ne soffro.

Ma le immagini che corredano l’articolo, onestamente, mi infastidiscono. In prima pagina una grande foto presenta una fila di bambini di Beirut, davanti a due mullah con turbante bianco e caftano marrone (immagino shiiti), che protestano contro l’assedio di Madaya mostrando una grande foto di un bimbo, avvolto in una coperta, di cui si vede soltanto il volto. Un’altra foto nell’interno mostra lo stesso bimbo, nello stesso luogo. La cosa strana è che sullo sfondo delle foto si vedono una villetta a due piani con alberi brulli, degli scalini di marmo e il muro di un’altra casa perfettamente integri e puliti. Che il luogo della foto sia Madaya lascia piuttosto perplessi, soprattutto se lo si confronta con la grande foto interna in cui si vede una strada della città completamente diroccata e piena di rottami.

Nelle pagine interne appaiono anche due foto di due adolescenti veramente scheletrici. La prima, del Syrian Observatory for Human Rights/Reuters, porta il commento “in città molti giovani sono ridotti a scheletri”; la seconda, del Local Revolutionary Council in Madaya/Aap, commenta “un ragazzino ridotto alla fame dopo quaranta giorni di assedio”. Peccato che le due foto rappresentino la stessa persona! Nella prima le occhiaie sono truccate, ma la faccia e la capigliatura sono le stesse e tutti e due hanno la fascia con l’attacco per la flebo al braccio destro.

La grande foto centrale interna, di Khalil Ashawi/Reuters, titolata “la gioia degli abitanti di Madaya all’arrivo degli aiuti umanitari” fa vedere centinaia di uomini e ragazzi (non una donna) che festeggiano nella città diroccata. La cosa sorprendente è che nessuno di questi giovani mostra il minimo segno di magrezza o di sofferenza da scarsa alimentazione, sono tutti più che ben nutriti! Se queste foto fossero tutte vere, ci si può chiedere perché a Madaya qualcuno possa esser lasciato morire di fame mentre tanti altri stanno evidentemente bene…

Il secondo esempio riguarda la nuova ondata (durata solo due giorni…) di notizie sulla terra dei fuochi provocata dalla pubblicazione del rapporto dell’Istituto di Sanità. E cito anche qui La Stampa, del 13 gennaio.

Di nuovo, io non nego che in Campania il problema dell’inquinamento del suolo sia grave e che le morti per cancro di adulti a bambini, superiori alla media, siano allarmanti e richiedano interventi seri. Però l’articolo, con il commento “Una discarica abusiva nella pineta a pochi metri dal mare a Castel Volturno”, riportava la foto invernale di un bosco piantumato regolarmente (quindi non spontaneo) di alberi brulli (certamente non pini marittimi!) con una ventina di sacchi neri ammucchiati ai piedi di un albero. E questa sarebbe una discarica abusiva nella pineta? La camorra dei rifiuti che avvelena la Campania guadagna su una cosa del genere? Ma siamo seri!

Nella pineta di Castel Volturno io ci sono stato 30 anni fa e l’ho trovata già piena di immondizia di ogni genere (ricordo una tazza di water piazzata nel bel mezzo di una radura al sole…). Nei quattro anni in cui ho lavorato a Marcianise e abitato a Caserta ho girato abbastanza la pianura e le colline, anche in bicicletta (sono stato pure sul Vesuvio…) e posso dire che le strade nella piana erano già costeggiate di immondizia e masserizie abbandonate. Non così i paesi in collina, ad esempio da Piedimonte Matese in su sembrava di essere in Svizzera.

Quindi niente di nuovo sotto il sole, oggi, ma in questa situazione la camorra non c’entra proprio.
I giornalisti televisivi si fanno riprendere lungo le strade costeggiate di rifiuti, magari anche fumanti (se no che terra dei fuochi sarebbe?), con frigoriferi, lavatrici, copertoni, calcinacci, materassi, mobilio, scarti di plastica e pensano di farci vedere la Campania avvelenata dalla camorra. Ma chi vogliono prendere in giro? Vi immaginate i camorristi che scaricano le loro Apecar lungo le strade?

Certo la camorra ha avvelenato i terreni, ma seriamente, a camionate di rifiuti speciali. Quello che i giornalisti ci fanno vedere, invece, è la, purtroppo, prevalente cultura del luogo che considera sacra e vuole pulitissima la propria casa, ma considera di nessuno ciò che è bene pubblico, di tutti.

Una sera a Capodichino un signore ci ha tenuto a spiegarmi la ragioni di questa cultura, facendola risalire alla reazione indispettita del popolo contro i regnanti di turno sempre stranieri (Spagnoli, Francesi, Piemontesi…). Ma, vivaddio, l’Italia è unita da 155 anni ed è una repubblica da quasi 70, forse potremmo cominciare a ragionare in modo diverso.

E, invece, è avvenuto il contrario. L’immondizia la troviamo anche lungo le strade del resto d’Italia, passare col rosso e parcheggiare in seconda fila è diventato abitudine comune, il governante straniero si è trasformato nella casta politica corrotta e l’atteggiamento prevalente è diventato: appena posso rubo anch’io come fanno tutti.

Di fronte a tutto ciò cosa volete che sia pubblicare foto false per titillare l’emotività della gente?

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