Paraloup, la montagna che rinasce
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10 Gennaio 2016
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Paraloup, la montagna che rinasce

Paraloup è una borgata del comune di Rittana, in provincia di Cuneo, rimasta abbandonata dopo la seconda guerra mondiale. Grazie alla fondazione Nuto Revelli è stata recuperata attraverso un progetto architettonico innovativo ed ora ospita un rifugio, un ristorante, alcune case e attività culturali e ricreative

Paraloup è una borgata del comune di Rittana, in provincia di Cuneo, rimasta abbandonata dopo la seconda guerra mondiale. Grazie alla fondazione Nuto Revelli è stata recuperata attraverso un progetto architettonico innovativo ed ora ospita un rifugio, un ristorante, alcune case e attività culturali e ricreative

BUONE PRATICHE – Un borgo abbandonato, case in pietra, il bosco, il silenzio. Di realtà così ce ne sono diverse tra le montagne del nostro appennino. Sono una ricchezza, si dice, luoghi meta di escursioni. Per gli appassionati e poco più, però.
A Paraloup, comune di Rittana, provincia di Cuneo, hanno fatto qualcosa di più. Grazie ad un progetto finanziato dalla Nuto Revelli il borgo è rinato ed oggi ospita una serie di attività sotto il segno dello sviluppo sostenibile.

Paraloup (“difesa dai lupi”, secondo la tradizione popolare locale) è la frazione più alta del paesino arrampicato sui monti del cuneese. Tra l’autunno del 1943 e il 1944 è stata la sede della prima banda partigiana di “Giustizia e Libertà”.
Vi militarono in qualità di comandanti Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco e, più tardi, Nuto Revelli.
Con loro, 149 giovani e giovanissimi che avevano deciso di contribuire con le armi in pugno a liberare l’Italia dal fascismo.

Come accadde, a accade tutt’ora, nelle borgate di montagna, gli abitanti hanno progressivamente abbandonato il luogo d’origine in cerca di lavoro e di condizioni di vita più facili.
Case e campi abbandonati, la natura si è ripresa i suoi spazi. Ma la storia non va dimenticata e, partendo da questo presupposto, la fondazione Nuto Revelli ha presentato un progetto per riportare la vita a Paraloup, un progetto di sviluppo sostenibile che coniuga l’ambiente con attività economiche ed un’offerta turistica, culturale e ricettiva.

Si legge nel sito dedicato al borgo:

IL PROGETTO

La Fondazione Nuto Revelli vuole fare di Paraloup il luogo di una doppia memoria: quella della guerra partigiana e quella della vita contadina che si svolgeva qui prima dell’abbandono.
Abbiamo ricostruito le case della borgata con un progetto architettonico innovativo, armonicamente inserito nel paesaggio, secondo i principi della Carta internazionale del Restauro.
Lavoriamo a farne un luogo di memoria viva, un esempio di Sviluppo sostenibile.
Paraloup è tornata a vivere perché resa nuovamente abitabile e animata da iniziative di incontro. In ogni caso vorremmo che in Paraloup si riconoscessero tutti coloro che abitano la montagna, o semplicemente ne percorrono i sentieri.

Sentieri che sono anche sentieri di storia e di libertà.

IL CIRCUITO MICROECONOMICO

Il progetto Paraloup intende favorire non solo il restauro architettonico e fisico della borgata, ma anche il suo RECUPERO SOCIALE E PRODUTTIVO finalizzato alla rivalorizzazione dell’area, dimostrando la sostenibilità economica di un SISTEMA INTEGRATO DI ATTIVITÀ (turisticoculturale, agro-silvo-pastorale, artigiana…) che a partire dal suo nucleo centrale si riverberi sull’intero territorio circostante.
A tal proposito è stata costituita nel giugno 2012 la “Rifugio Paraloup Impresa sociale srl” per la gestione delle attività commerciali relative a ristorazione e camere rifugio, attive a partire dal 2013-14.

L’ASSOCIAZIONE FONDIARIA

Le associazioni fondiarie sono libere associazioni tra proprietari terrieri in cui il comune si fa garante nei confronti dei proprietari per recuperare e usare al meglio le proprietà abbandonate o mal utilizzate, creando un’unica unità territoriale sufficientemente ampia da poter essere sfruttata per la pastorizia.
La Fondazione Nuto Revelli, sotto la direzione tecnica del prof. Andrea Cavallero della Facoltà di Agraria di Torino, ha avviato, d’intesa con i comuni limitrofi, una mappatura dei terreni confinanti per varare uno dei primi esperimenti italiani di ASSOCIAZIONE FONDIARIA.

TRA SOSTENIBILITÀ E AVANGUARDIA

Il progetto Paraloup prevede il ricorso a FONTI ENERGETICHE ECOSOSTENIBILI.
Un impianto geotermico per il riscaldamento dei locali comuni, un certo numero di pannelli solari, l’uso di
isolanti ad alta efficienza nelle pareti degli edifici consentono di impostare una borgata pulita, a basso impatto ambientale ed economicamente autosufficiente. Allo stesso tempo, l’installazione di un ponte per la trasmissione della BANDA LARGA INTERNET consente alla borgata di rimanere costantemente connessa e di estendere finalmente il segnale a tutta una parte di valle finora rimasta oscurata.

LE RETI

A partire dall’estate 2010, Paraloup ha ospitato una serie di eventi e di manifestazioni culturali di rilievo.
A luglio 2011, in particolare, la Fondazione ha ideato e ospitato in borgata il primo FESTIVAL NAZIONALE DEL RITORNO AI LUOGHI ABBANDONATI in collaborazione con l’Università della Calabria, le comunità provvisorie dell’Irpinia, il movimento per la ricostruzione dell’Aquila e numerose altre associazioni.

Si aggiungono poi, fra le altre, le collaborazioni con il Progetto “Torino e le Alpi” di Dislivelli e Compagnia di Sanpaolo, il Centro Giacometti in Svizzera e il PAV, Parco d’Arte Vivente di Torino, con la direzione artistica di Piero Gilardi.

A luglio 2012, poi, la Fondazione ha creato la sede, in una baita di Paraloup, del nuovo LABORATORIO-ARCHIVIO PER LA MEMORIA DELLE DONNE, che ospiterà le memorie delle donne che vivono o hanno vissuto nelle nostre valli (in fase di raccolta).

I RICONOSCIMENTI

A quattro anni dall’avvio del primo cantiere, il recupero di Paraloup ha già ottenuto una serie di riconoscimenti per la qualità e la sostenibilità del suo progetto. Prima fra tutti, la menzione speciale al prestigioso PREMIO KONSTRUKTIV per la migliore architettura alpina sostenibile in ambito europeo e la candidatura al PREMIO GUBBIO per il paesaggio 2012.

Nel 2011, Legambiente ha conferito a Paraloup la BANDIERA VERDE della carovana delle Alpi per la sostenibilità del suo recupero. A settembre 2012 Paraloup era presente all’inaugurazione del Padiglione Italia alla BIENNALE DELL’ARCHITETTURA di Venezia, come parte di un’installazione multimediale e, infine, sarà presente al salone MADE EXPO di Milano a ottobre 2012 nell’ambito dello spazio dedicato ai borghi sostenibili d’Italia.

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