Quell’ultimo chilometro fondamentale
Scrive Valeria Straneo nella prefazione come già dal titolo Una maratona lunga un chilometro, si evinca il significato della corsa per il protagonista. L'ultimo desiderio, un guizzo di vita prima di spegnersi nella malattia. Percorrere l'ultimo chilometro diventa fondamentale per viverlo come momento di benessere mentale da assaporare metro per metro
Scrive Valeria Straneo nella prefazione come già dal titolo Una maratona lunga un chilometro, si evinca il significato della corsa per il protagonista. L'ultimo desiderio, un guizzo di vita prima di spegnersi nella malattia. Percorrere l'ultimo chilometro diventa fondamentale per viverlo come momento di benessere mentale da assaporare metro per metro
Romanzo di struggente poesia dove l’anima parla a un io profondamente avvinto alla vita, Gianluigi Repetto fa della scrittura un esercizio molto personale e la sua sensibilità sprigionata ha determinato una necessità impellente. Nasce lo scrittore.
Romanzo organizzato secondo una precisa strategia interna è l’opera di Gianluigi Repetto che meglio si sviluppa seguendo un rigido processo deduttivo, quasi un gioco che l’Autore mette a nudo. Non un meccanismo linguistico o un congegno autonomo ma un testo realizzato con descrizioni scarne e battute essenziali, fatte di poche parole.
La sua letteratura è emozione non solo linguaggio, costruzione artificiale, gioco dell’intelletto. L’universo che crea non è omologabile o ripetibile, vive solo attraverso le parole dei suoi personaggi e le parole non sono convenzioni uguali per tutti.
Scrive Valeria Straneo nella prefazione come già dal titolo Una maratona lunga un chilometro, si evinca il significato della corsa per il protagonista. L’ultimo desiderio, un guizzo di vita prima di spegnersi nella malattia. Percorrere l’ultimo chilometro diventa fondamentale per viverlo come momento di benessere mentale da assaporare metro per metro.
Secondo Mauro Ferrari la storia della relazione umana e professionale è toccante perché riusce ad affrontare il tema della malattia e del dolore con attenzione ai dettagli psicologici senza costruire (per fortuna) un ennesimo romanzo sul tema.
Paolo Bellingeri, il medico responsabile dell’unità di cure paliative in cui Gianluigi Repetto lavora, sottolinea che l’argomento è delicato e ne risulti un libro dedicato alla vita e al suo rispetto.
Ci sono libri che si leggono d’un fiato e ci sono libri che bisogna sedimentare. Nulla toglie gli uni a gli altri e viceversa.