Immigrati: le iniziative sorprendenti degli Europei
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Immigrati: le iniziative sorprendenti degli Europei

Perché, mentre la Mogherini continuava a parlare di distruggere i barconi libici dei trafficanti di esseri umani, non ha pensato di minacciare l’uso degli stessi metodi verso la Turchia mandando qualcuno a bucare i gommoni nei negozi della costa?

Perché, mentre la Mogherini continuava a parlare di distruggere i barconi libici dei trafficanti di esseri umani, non ha pensato di minacciare l?uso degli stessi metodi verso la Turchia mandando qualcuno a bucare i gommoni nei negozi della costa?

OPINIONI – Pensavo di non scrivere più sul problema immigrati, ma le iniziative sorprendenti degli Europei mi spingono a farlo ancora. Ai primi di settembre, mentre proseguivano i salvataggi in mare dei migranti partiti dalla Libia, l’attenzione dei media era concentrata sulla fiumana di profughi siriani (e non solo) che per mare e per terra lasciavano senza freni la Turchia diretti, attraverso la Grecia, verso i paesi del Nord Europa.

La generosa, e, in questo caso, imprudente, Angela Merkel, commossa dalla processione di famiglie siriane, indignata dai reticolati ungheresi e memore del passato della Germania, ha aperto le frontiere dichiarando che intendeva accogliere 800 mila profughi all’anno.

Non capisco come la Merkel abbia potuto sottovalutare così gravemente l’effetto attrattivo delle sue dichiarazioni (il cosiddetto effetto aspirapolvere, come era Mare Nostrum): nel giro di pochi giorni anche gli indecisi si sono messi in moto per non perdere l’opportunità e gli ammassati alle frontiere sono diventati rapidamente ben più di 800 mila.

Il caos alle frontiere dei paesi dell’ex Jugoslavia e le serie difficoltà interne a gestire un flusso così forte di immigrati, nel giro di due settimane ha costretto Angela Merkel a fare una rapida retromarcia bloccando di nuovo gli accessi. Questo fatto avrà il suo peso alle prossime elezioni tedesche.

Nel frattempo i primi naufragi nell’Egeo dei profughi che cercavano di raggiungere le isole greche e la morte del piccolo Aylan, diventato il simbolo di questa tragedia, hanno commosso il mondo intero. Dell’ondata di indignazione ha fatto le spese la console onoraria di Francia in Turchia accusata di “traffico di esseri umani”(!) per il fatto che vendeva gommoni e giubbotti a chi li chiedeva.

Grazie alla stessa ondata di commozione l’Unione Europea riusciva a partorire (con lo stesso travaglio di un parto…) l’assegnazione dei profughi in quota (volontaria…) ai paesi membri.

I politici italiani hanno esultato per il grande riconoscimento della linea sostenuta dal nostro paese. La soddisfazione è stata così grande che il fatto che gli effettivi trasferimenti non abbiano superato, ancora oggi, le duecento unità non turba proprio nessuno…

Ma la stessa soddisfazione l’hanno avuta quando Junker ha acconsentito a stralciare dai vincoli di deficit del bilancio le spese per l’accoglienza agli immigrati. Sembrava che avessimo vinto un terno al lotto… In realtà possiamo solo fare più debiti, da ripagare comunque!

Ma a proposito dei profughi siriani una domanda mi gira in testa senza trovare risposta. È da più di quattro anni che la guerra civile siriana va avanti, con quattro milioni di sfollati ospitati nei campi in Libano, Giordania e Turchia senza che ci siano stati esodi sensibili verso l’Europa. Poi, improvvisamente, nell’estate di quest’anno le coste ed i confini turchi si spalancano al passaggio dei profughi. Cos’è cambiato? I siriani sono diventati invisibili per la polizia turca? O Erdoghan ha deciso di crearci qualche problemino?

Non capisco perché, mentre la Mogherini continuava a parlare di distruggere i barconi libici dei trafficanti di esseri umani, non ha pensato di minacciare l’uso degli stessi metodi verso la Turchia mandando qualcuno a bucare i gommoni nei negozi della costa… Perché due pesi e due misure?

E non solo. Dopo il dietro-front sull’accoglienza, la Merkel è andata da Erdoghan a chiedergli di tenersi i profughi in cambio di 3 miliardi di Euro e di un ingresso facilitato nell’Unione Europea!

Ma i profughi sono forse nostri, dobbiamo pagarli noi? Che paghi l’Arabia Saudita, che è fra i sostenitori dell’inferno siriano! E che accolga i profughi, almeno quelli musulmani, così non si contamina neanche il sacro suolo di Maometto!

Già, dimenticavo…

Nel frattempo è successo qualcosa a Parigi e i profughi non interessano più e la bambina di 4 anni morta ieri in mare come Aylan non commuove più nessuno…

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