Acqui – Genova: sindaci compatti chiedono un incontro

OVADA – Richiesta di un incontro urgente, entro la fine di novembre, messa nero su bianco e firmata da dodici sindaci dell’area del basso Piemonte, Ovada e Acqui in testa, con i loro colleghi dei centri della Valle Stura. E’ stata questa la reazione alla pubblicazione da parte di Trenitalia dell’orario che entrerà in vigore sull’Acqui – Genova dal 13 dicembre. Assieme alla richiesta, il documento firmato e inviato all’assessore regionale Giovanni Berrino tutto il disappunto per la non considerazione delle ultime tre settimane con gli enti ignorati. “La situazione – è intervenuta Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione – è di una gravità assoluta. E’ necessario individuare una soluzione per rimodulare quest’orario”. 

“Si tratta – ha aggiunto Paolo Lantero, sindaco di Ovada – di un problema politico. Per questo chiediamo all’assessore di sedersi a un tavolo e discutere. O Trenitalia ha preso in giro l’assessore, o lui sta prendendo in giro gli utenti”. “E’ necessario – ha provato a smorzare le posizioni Guido Ghiazza, assessore ai Trasporti di Acqui Terme – verificare quanti utenti prendono realmente i treni di cui stiamo parlando. Per poi presentarsi da Trenitalia con numeri e una proposta alternativa”. Quest’ultima c’è già: prevede l’anticipazione del regionale delle 16.13 da Brignole alle 15.13, la reintroduzione di un collegamento alle 17.43, la sparizione di quello delle 11.13 già inviso a tutti. Della questione sarà investita in un secondo momento anche la Regione Piemonte, con la richiesta di contribuire economicamente.