Arriva dall’Oriente la vespa che fa strage negli alveari
Si è diffusa anche in provincia di Alessandria la "vespa killer". Il suo veleno non è più pericoloso di quello del normale calabrone, ma si tratta di un insetto molto più aggressivo. In pericolo sono soprattutto le api, che vengono letteralmente divorate
Si è diffusa anche in provincia di Alessandria la "vespa killer". Il suo veleno non è più pericoloso di quello del normale calabrone, ma si tratta di un insetto molto più aggressivo. In pericolo sono soprattutto le api, che vengono letteralmente divorate
La notizia che l’insetto ha ormai valicato le Alpi, arrivando anche in Liguria e in provincia di Alessandria, ha destato un’ondata di allarmismo su internet, anche perché la vespa velutina spesso viene confusa con la ben più temibile “cugina” asiatica, la vespa mandarina.
La diffusione della vespa killer è tenuta sotto controllo dal Dipartimento di Scienze agrarie e forestali dell’Università di Torino, che ha recentemente rinvenuto esemplari di velutina nella vicina Gavazzana, dimostrando quindi che l’insetto, dopo le Alpi, è riuscito anche a oltrepassare gli Appennini.
In realtà, il veleno della vespa velutina non è più pericoloso di quello del calabrone europeo. Conseguenze serie per le persone, quindi, ci possono essere solo se si è allergici alla tossina iniettata. Tuttavia, la simpatica bestiola ha il vizio di essere particolarmente aggressiva se disturbata.
La velutina è un vero flagello per gli apicoltori. Quando si parla di vespa killer, infatti, ci si riferisce ai danni che è in grado di provocare alle api, che vengono letteralmente divorate. “L’arrivo di questo insetto è un problema che va ad aggiungersi a molti altri elementi di squilibrio del nostro ecosistema, come gli insetticidi sempre più aggressivi”, spiega il novese Francesco Panella, presidente nazionale dell’Unaapi, l’unione degli apicoltori italiani.
Il servizio completo sul Novese in edicola fino a mercoledì 17 giugno.