Tacchella: firmata la cassa integrazione straordinaria; via al periodo di amministrazione
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Alessandro Francini  
30 Marzo 2015
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Tacchella: firmata la cassa integrazione straordinaria; via al periodo di amministrazione

Primo sospiro di sollievo per gli operai dello stabilimento di Cassine; è arrivata la sentenza favorevole del Giudice di Bologna per l'ammissione del Gruppo Imt alla procedura di amministrazione; in settimana al Ministero del Lavoro è stata siglata la frima della cassa integrazione straordinaria

Primo sospiro di sollievo per gli operai dello stabilimento di Cassine; è arrivata la sentenza favorevole del Giudice di Bologna per l'ammissione del Gruppo Imt alla procedura di amministrazione; in settimana al Ministero del Lavoro è stata siglata la frima della cassa integrazione straordinaria

PROVINCIA – In situazioni del genere è quantomeno arduo trovare motivi per gioire, ma almeno ora i dipendenti della Imt-Tacchella di Cassine hanno qualche certezza in più. Venerdì 20 il Giudice Delegato del Tribunale di Bologna ha emesso sentenza favorevole per l’ammissione del Gruppo Imt alla procedura di amministrazione straordinaria. Lunedì 23 è arrivata ai rappresentanti sindacali provinciali la celere convocazione da parte del Ministero del Lavoro per mettere nero su bianco la firma della cassa integrazione straordinaria per i dipendenti dello stabilimento di Cassine, ratifica siglata ufficialmente a Roma mercoledì 25. Un epilogo, per la verità, previsto da circa un mese, in quanto i tre delegati – Mirko Oliaro di Fiom, Alberto Pastorello di Uilm e Antonio Bordon di Fim Cisl – avevano ricevuto dai funzionari del ministero decise rassicurazioni in merito già durante l’incontro avvenuto nei primi giorni di marzo.
“Ora non resta che attendere la nomina dei tre Commissari Giudiziali che gestiranno il periodo di amministrazione – dichiara Mirko Oliaro (foto in basso), segretario provinciale Fiom – con i quali interloquiremo durante il progetto di vendita dello stabilimento di Cassine”.

La cassa intergrazione straordinaria partirà dal 1° gennaio 2015 e il pagamento dei mesi arretrati – da dicembre 2014 ad oggi, più tredicesima, per i dipendenti a zero ore – sarà diretto dall’Inps, ma l’iter burocratico potrebbe richiedere mesi. “Ci stiamo muovendo per chiedere alla Regione l’anticipo della cassa dal mese di gennaio 2015 tramite il fondo regionale Piemonte Lavoro, che prevede un contributo di 600 euro al mese per un massimo di 6 mesi”, spiega Oliaro. Una delle (poche) certezze del caso è che la cassa integrazione straordinaria perdurerà per tutto il periodo di amministrazione, che certamente non sarà inferiore ai 12 mesi. Nel giro di una manciata di giorni, quindi, il Ministero del Lavoro nominerà i tre Commissari Giudiziali, uno dei quali sarà con ogni probabilità l’Avv. Umberto Tombrari, colui che ha stilato la relazione presentata al Giudice Delegato del Tribunale di Bologna per la richiesta di ammissione alla procedura di amministrazione.

 

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