Giornate Fai di Primavera: ecco gli appuntamenti
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Giornate Fai di Primavera: ecco gli appuntamenti

Secondo giorno di visite guidate in luoghi solitamente inaccessibili. Ad Alessandria porte aperte al Conservatorio, altri appuntamenti ad Acqui Terme, Castellazzo Bormida, Masio, Mornese, Piovera, Silvano d'Orba, Casale Monferrato, Pontestura e Tortona

Secondo giorno di visite guidate in luoghi solitamente inaccessibili. Ad Alessandria porte aperte al Conservatorio, altri appuntamenti ad Acqui Terme, Castellazzo Bormida, Masio, Mornese, Piovera, Silvano d'Orba, Casale Monferrato, Pontestura e Tortona

PROVINCIA – Prosegue anche oggi, domenica 22 marzo, la 23a edizione delle Giornate Fai di Primavera, il più grande evento di piazza dedicato ai beni culturali per visitare luoghi spesso inaccessibili. 780 luoghi in 340 località in tutte le regioni italiane sono aperte e raccontate al pubblico, con visite a contributo libero. Le Giornate Fai di Primavera sono infatti aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti e a chi si iscrive durante le giornate: a loro saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali, eventi speciali.

In provincia sono molte i luoghi aperti grazie alle Delegazioni locali del Fondo Ambiente Italiano

Il Conservatorio Vivaldi di Alessandria, ubicato nello storico Palazzo Cuttica (fatto costruire nel XVIII secolo dal marchese Cuttica di Cassine, un tempo centro mondano della città e Prefettura di Marengo in epoca napoleonica) apre le sue porte a tutti gli appassionati ed ai curiosi. Un’occasione speciale per visitare un palazzo storico per conoscere il suo patrimonio di strumenti musicali e per ascoltare musica dal vivo.

Le superstiti imponenti arcate dell’Acquedotto romano di Acqui Terme rappresentano il più cospicuo esempio relativo agli elevati di questa tipologia nell’Italia settentrionale. I pilastri e gli archi del manufatto, riconducibile all’età augustea (inizi del I secolo d.C.), sorreggevano il condotto in muratura che portava l’acqua del torrente Erro alla romana Aquæ Statiellæa. Dall’ottocentesco ponte Carlo Alberto sulla Bormida la loro vista è estremamente suggestiva richiamando le ben più celebri vedute della Campagna Romana.

A Mario Bacciocchi (1902 –1974), più conosciuto come “l’architetto dei grattacieli” che nel dopoguerra progettò e realizzò gran parte degli edifici di Metanopoli a San Donato Milanese, venne affidato nel 1940 l’incarico per la Lavanderia delle Terme di Acqui. L’immobile, realizzato durante la fase iniziale del secondo conflitto mondiale, presenta alcune interessanti caratterizzazioni tecniche quali la limitazione nell’uso del ferro e l’adozione di innovativi brevetti costruttivi dell’ancor esistente ditta Rdb di Piacenza per la realizzazione dei solai. La volumetria si presenta compatta e unitaria, con la presenza di ampi loggiati sulle testate al primo piano ed è chiaramente improntata al linguaggio moderno del funzionalismo internazionale. La Lavanderia delle Terme, sottoposta a vincolo monumentale dal 2009, in attesa di un’imminente passaggio di proprietà, presenta alcuni aspetti di degrado dovuti all’ormai scarsa manutenzione. Nel corso del 2015, cessata l’attività, si dovrà poi affrontare il problema della destinazione d’uso. Il Fai si propone di accendere un riflettore e di risollevare una così particolare costruzione dall’oblio.

A Castellazzo Bormida è visitabile il Santuario della Beata Vergine della Creta e delle Grazie. La peculiarità della visita consiste nella esposizione in una delle sale di oggetti, paramenti e manufatti di arte sacra, di cui buona parte è frutto di donazioni elargite in passato da diverse esponenti della Chiesa Cattolica tra cui il Cardinale Luigi Dadaglio, nunzio apostolico in America, Monsignor Gerolamo Prigione, nunzio apostolico in America ed Africa, e soprattutto da parte del Cardinal Pio Boggiani che donò degli splendidi paramenti da liturgia. Inoltre sono esposti numerosi ex-voto che testimoniato la fede verso la Beata Vergine della Creta,

Il cuore dell’iniziativa a Masio è l’antica torre medievale del XIII secolo, inserita in un più vasto progetto di museo diffuso sul territorio del comune: storia, cultura, ambiente e arte lungo il Tanaro. Il museo La Torre e il Fiume segue lo sviluppo della torre: sette piani che raccontano per immagini e riproduzioni di documenti antichi e modellini la storia della torre di Masio e più in generale la storia delle torri del territorio (da emblema del potere dei comuni in epoca medievale ad elemento caratterizzante del paesaggio in epoca contemporanea). Finiti i piani interni, si accede alla cima dalle quale si può ammirare il panorama mozzafiato sul fiume, la pianura e le colline del Monferrato. Un caso unico in Piemonte di torre antica recuperata ed offerta al pubblico in veste di museo e di osservatorio del paesaggio.

Posto in una zona teatro per secoli di lotte per il possesso del Monferrato, il Castello di Redabue venne edificato nel XIII secolo. Attualmente al suo interno rimangono, a testimonianza delle sue origini antiche, alcuni archi di tufo alternati a mattoni databili intorno al XIII secolo, le torri merlate ed una torre quadrata scostata dal corpo principale. Dal 1830 il Castello e tutta la tenuta vennero acquistati dalla famiglia Doria Lamba che vi stabilì la sua residenza estiva. Di rara suggestività è il parco che circonda il Castello e prosegue per oltre 10 ettari di estensione. Percorrendo i viali si possono ammirare grandi distese verdi e alberi di alto fusto di origine secolari quali querce, ippocastani, tigli, olmi e aceri, intercalati da cedri del libano, carpini e tassi. Suggestivo è il sottobosco ricco di piante di mirto, di ginepro e di una miriade di piante autoctone.

Mornese intorno al 1270 viene infeudato ai Rosso della Volta, cospicua famiglia genovese che vi costruisce un proprio castello, innalzato sul colle di Borgoalto, che fronteggia quello dell’abate. Costruzione che, di riadattamento in riadattamento, si presenta ora in una veste che risale al XVIII secolo. La pianta è articolata, a testimonianza delle numerose integrazioni all’originaria struttura, e l’aspetto è quello di una dimora signorile di quel periodo, per altro ben conservata dagli attuali proprietari, i Doria.  Il luogo sicuramente più suggestivo è all’esterno con la presenza del giardino e delle mura antichissime, inoltre la parte più particolare e estremamente panoramica è la torretta con le vetrate, visitabile all’interno: il panorama regala una visuale suggestiva e diversa del paese e di ciò che lo circonda.

Il castello Balbi di Piovera è un complesso fortilizio a ferro di cavallo, tra i maggiori della zona, con torri ovali e due massicce torri quadrangolari, il tutto difeso da un fossato e da una cinta muraria. L’impianto di un vasto parco all’inglese di 30 ettari e la costruzione di edifici risalenti al XVIII sec., adiacenti al giardino con i suoi alberi rari e secolari, ha conferito a tutto l’insieme un aspetto decisamente romantico. Nella giornata di primavera Fai verrà presentata l’evoluzione della tecnica nei mezzi di trasporto e di lavoro che hanno cambiato le abitudini di un piccolo borgo come quello di Piovera. Saranno illustrati i vari attrezzi agricoli antichi, a tiro animale, prima in legno e poi in ferro; alcune carrozze per il trasporto di persone e spostamento dei prodotti agricoli; alcuni concetti dei motori a vapore per la lavorazione del grano e per finire, passare ai motori a scoppio con la presentazione di una collezione di auto d’epoca, la possibilità di affittarle per provarle all’interno del parco (tempo permettendo) e dei macchinari più moderni per la lavorazione dei campi, proprio per capire il cambiamento delle abitudini umane in rapporto all’evoluzione della tecnica.

La storica distilleria Gualco di Silvano d’Orba, conosciuta ed apprezzata da sempre, utilizza un impianto discontinuo a bagnomaria alla piemontese, uno dei pochi ancor esistenti in Italia. L’alambicco della distilleria Gualco contiene circa duecento chili di vinaccia ed in meno di un’ora produce di grappa a 55/65 gradi. L‘Antica distilleria silvanese Barile lavora vinacce fresche con metodi antichi e tradizionali, utilizza vinacce di dolcetto che sono le migliori per ottenere una grappa prestigiosa che viene invecchiata in botti di legno.

A Casale Monferrato visite guidate all’Ex Seminario Vescovile in piazza Nazari di Calabiana e alla Chiesa di Santa Caterina in piazza Castello. In programma anche l’apertura straordinaria della Torre Civica di via Saffi visitabile con ingresso gratuito dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18. Fiab Monferrato aderisce all’iniziativa del Fai organizzando una pedalata urbana con un cicerone d’eccellenza; l’assessore Daria Carmi che si unirà con la sua bicicletta alla pedalata mattutina facendo da guida turistica in un percorso storico-culturale tra i palazzi e i monumenti importanti della città: il Castello del Monferrato, il Duomo, La Torre Civica, la Sinagoga, il Chiostro del Museo Civico e altri ancora. Tutti possono partecipare visto la facilità della pedalata, che sarà lenta e riflessiva, ideale per famiglie. Sarà poi la volta delle visite guidate dei Punti Fai. Le partenze saranno due, sempre in bici, da piazza Castello; la mattina alle 10 con arrivo alle 13 e il pomeriggio alle ore 15 con due giri e visite differenti (info e prenotazioni 392 646 2505; in caso di tempo poco primaverile si pedala ugualmente; in caso di un ritorno dell’inverno il tour si farà a piedi e sotto l’ombrello).

A Pontestura visite guidate alla chiesa di Sant’Agata in via Roma.

A Tortona visite guidate al Museo Diocesano di Arte sacra in via Seminario 7.

Qui tutti i dettagli e gli orari dei luoghi visitabili in provincia

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