“Il sole di mezzanotte” e la certezza di una seconda occasione
Un romanzo dedicato a tutte le coppie separate e ai loro figli perché una sana e limpida storia d'amore è come una pioggia benefica in un deserto inaridito
Un romanzo dedicato a tutte le coppie separate e ai loro figli perché una sana e limpida storia d'amore è come una pioggia benefica in un deserto inaridito
Salvatore La Valle (Canicattì, 1948) dopo la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Catania, l’abilitazione all’insegnamento della Geografia e una breve esperienza come insegnante, ha svolto la sua carriera professionale nel mondo del credito. Alle spalle la dirigenza di un istituto bancario di livello nazionale e approfondito nel tempo argomenti di carattere filosofico, religioso, politico e storico, esplica la sua erudizione sia attraverso i modi classici della scrittura, sia attraverso l’immediatezza del web.Sono suoi “Franca Gioia. Diario di una Direttrice di Colonia” – 2009, “Dossier Storia. Fatti noti, meno noti e ignoti” – 2011 Premio speciale della critica 2° concorso letterario internazionale Montefiore di Cattolica e “Divagazioni su frasi celebri” – 2013. Tutti testi di risonanza nazionale, anche inseriti tra quelli consigliati in istituti d’istruzione superiore siciliani.
Con il romanzo “Il sole di mezzanotte” misura la sua potenzialità componendo pagine di alta espressività facendo vibrare due cuori feriti colmi di sentimento. Leggere l’esperienza della separazione per trarne stimolo per ricominciare, per vivificare l’opportunità di una conoscenza fortuita, anche se cercata, in qualcosa di stabile e duraturo. E non abbattersi, ricominciare e vedere la luce, questo il messaggio del nostro Autore, forte e chiaro. Dedicato a tutte le coppie separate e ai loro figli, il romanzo vuole essere un inno a un mondo e in un periodo nei quali non passa giorno che non si sia funestati da tragedie, stupri, assassinii, depravazioni … perché una sana e limpida storia d’amore è come una pioggia benefica in un deserto inaridito e, quindi più ce ne sono di queste storie meglio è. “Il Sole di mezzanotte” non è soltanto – come dice l’Autore nella sua bella prefazione – un luogo fisico ma è anche una metafora dello spirito: possedere la ferma consapevolezza che anche nella notte più buia può brillare una luce, la speranza, anzi la certezza che la vita offra sempre una seconda occasione e sta a ciascuno afferrarla e non lasciarla sfuggire.
L’opera, scritta con semplicità narrativa, senza lirismi ed enfatizzazioni, con personaggi veri, come quelli della vita di tutti i giorni, è caratterizzata dalla narrazione delle azioni di Enrico e Barbara/Silvia, non “eroi” di avventure estreme ma un uomo e una donna desiderosi di dare e ricevere tenerezza.
E’ la realtà il fulcro della narrazione, come realistica è la descrizione dell’ambiente e la rappresentazione dei loro tormenti con la rappresentazione di due diversi modi di reagire a una stessa situazione.
La vicenda, che si dipana a poco a poco pur se in un lasso tempo di sette anni, è caratterizzata da un dialogo forse scarno ma sempre dolce e tenero, con un finale a sorpresa come può essere la storia di un uomo e di una donna che riconoscono di essere fatti l’uno per l’altra.