Il sindaco di Acqui “contro” Amag. L’azienda risponde
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Il sindaco di Acqui “contro” Amag. L’azienda risponde

Una polemica scoppiata a causa del "mancato coinvolgimento" del comune socio, Acqui Terme, nelle politiche di investimento e nell'attività dell'azienda alessandrina di acqua e gas, l'Amag. Questa è l'accusa mossa dal sindaco Bertero, alla quale l'azienda ha prontamente risposto. Ecco cosa dice...

Una polemica scoppiata a causa del "mancato coinvolgimento" del comune socio, Acqui Terme, nelle politiche di investimento e nell'attività dell'azienda alessandrina di acqua e gas, l'Amag. Questa è l'accusa mossa dal sindaco Bertero, alla quale l'azienda ha prontamente risposto. Ecco cosa dice...

 ALESSANDRIA – Il sindaco di Acqui Terme , Enrico Bertero, non le manda certo a dire. E’ così che tra l’amministratore della città termale e l’azienda alessandrina Amag è scoppiata la polemica . Bertero ha sostenuto infatti di essere “in balia” delle scelte di Amag, che si realizzano per la politica “accentratrice” del comune di Alessandria che detiene come socio il 75% e che “fa quindi tutto quello che ritiene”. Il comune di Acqui vanta comunque un 10% delle quote nella società, “ma non siano stati aggiornati sulla situazione, sull’acquisizione della fallita Amiu, l’azienda alessandrina di raccolta rifiuti”. Insomma “nessun coinvolgimento nella politica degli investimenti e delle attività” che avrebbe portato il sindaco di Acqui Terme a guardarsi intorno e a pensare di “abbandonare Amag” per trovare altri soggetti con i quali far valere la propria posizione.

Da qui la risposta dell’azienda alessandrina:, che sostiene invece come il comune di Acqui sia stato al centro dell’attività tecnica industriale da parte di Amag da sempre. “E’ con dispiacere che abbiamo appreso le affermazioni del Sindaco Enrico Bertero – rispondono dall’azienda – il quale sostiene che è in balia delle scelte dell’Amag che vengono accentrate nel comune di Alessandria, che agirebbe in regime di monopolio con i capitali del suo comune”. E prosegue: “vorrei ricordare che l’Amag ha svolto negli ultimi anni per Acqui un servizio, riconosciuto dalla cittadinanza, di livello elevato. Ha investito ad Acqui negli ultimi dieci anni 4.976.000 euro in opere idriche che hanno risolto il problema dell’emergenza idrica della zona per gli anni a venire“.

L’Amag passa quindi ad un piccolo elenco di interventi operati sul territorio della città termale. Primo tra tutti il collegamento della rete idrica della città con il campo pozzi di Predosa. E ancora la rete idrica della località Barbato, la sostituzione della rete idrica sul ponte Carlo Alberto, la sostituzione della rete idrica in località Cignetti e la fognatura Acqui Terme- Moirano in partecipazione con il comune. Infine il completamento dell’impianto filtri a carboni attivi nella centrale di località Quartino. “Questi investimenti sono stati possibili grazie agli utili che il comune di Alessandria ha realizzato sulla sua rete gas e che sono utili che reinveste anche nei comuni soci”.

E l’azienda di acqua e gas non si ferma qui: “il servizio di Amag ha consentito di abbattere i costi di manutenzione dal 2008 ad oggi del 25%, migliorando l’efficienza della rete. Nel 2007 sono stati messi in rete 9 mila metri cubi giorno, oggi sono al massimo 7 mila metri cubi con un recupero delle dispersioni”. L’azienda risponde con la propria attività, giudicando “ingiustificato questo atteggiamento anche verso le persone che quotidianamente assicurano un servizio di qualità alla città termale”.

E sul “mancato coinvolgimento” nella gestione dell’azienda dei comuni soci, come Acqui Terme? “Negli ultimi sei mesi l’Amag ha indetto cinque assemblee dei soci a partire dal giugno 2014 – ha risposto l’azienda – per condividere il percorso di sviluppo della società e della sua trasformazione in holding. Ma non abbiamo mai avuto il piacere della sua presenza“. Inoltre – ha detta dell’Amag – la società ha richiesto più volte (da mesi) al Sindaco Bertero la nomina di un componente nel Consiglio di Amministrazione con il quale condividere non solo le scelte strategiche ma anche le attività operative: “la nomina a noi non è mai pervenuta” rispondono i vertici Amag. Che invitano il sindaco della città termale a partecipare giovedì (19 febbraio) ad un tavolo tecnico sul piano industriale “al quale è stato invitato. Ci auguriamo possa essere l’occasione per un confronto costruttivo grazie anche alla sua presenza“.

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