All’università di Genova? I più bravi sono gli alessandrini
Sono gli studenti che arrivano dai licei ad avere la vita più facile nelle facoltà universitarie. E in questo caso ottimi risultati li ottengono gli ex studenti del Saluzzo-Plana di Alessandria, dellAmaldi di Novi Ligure e del Pascal di Ovada
Sono gli studenti che arrivano dai licei ad avere la vita più facile nelle facoltà universitarie. E in questo caso ottimi risultati li ottengono gli ex studenti del Saluzzo-Plana di Alessandria, dell?Amaldi di Novi Ligure e del Pascal di Ovada
Ma non è tutto oro quello che luccica. È vero che i ragazzi del Ciampini-Boccardo hanno il primato di esami superati e voti ottenuti al primo anno di università, ma questo solo tra gli istituti tecnici. Complessivamente, infatti, sono gli studenti che arrivano dai licei ad avere la vita più facile nelle facoltà universitarie. E in questo caso ottimi risultati li ottengono gli ex studenti del Saluzzo-Plana di Alessandria, dell’Amaldi di Novi Ligure e del Pascal di Ovada.
Ma cos’è Iris? L’acronimo sta per Indicatore di rendimento interfacoltà degli studenti. Detto in parole povere, sta a indicare da quali scuole superiori provengono gli studenti che all’università ottengono i migliori risultati in termini di voti e numero di esami superati. Il valore può andare da zero (nessun esame superato) a 100 (tutti gli esami del primo anno superati con 30 e lode).
Certo non si tratta di un indicatore assoluto, ma solo di una statistica. Non è detto, infatti, che una scuola che naviga nelle parti basse della classifica sforni studenti impreparati. È possibile infatti che gli alunni migliori scelgano di andare a studiare da un’altra parte, e non a Genova. Ma è pur vero che l’ateneo ligure è tradizionalmente il punto di riferimento della maggioranza degli studenti del basso Piemonte.
Novi Ligure, Ovada, Acqui Terme, ma anche Alessandria: da qui i ragazzi ogni giorno prendono il treno e vanno a Genova a studiare. Tra di loro, i più fortunati sembrano essere quelli che hanno conseguito la maturità all’Amaldi: il liceo novese è il primo tra i licei piemontesi, al 12esimo posto della classifica generale. Seguono il Saluzzo-Plana di Alessandria (13esimo), il Pascal di Ovada (15esimo) e piuttosto distanziato il Parodi di Acqui (28esimo).I diplomati all’Amaldi vanno molto bene in Lingue straniere (sono secondi in classifica), in Lettere (sono terzi), in Giurisprudenza (dove si piazzano quarti) e in Scienze della formazione (sesti). Se dalle facoltà umanistiche si passa a quelle scientifiche, i valori si abbassano un po’: ottavi in Ingegneria e in Farmacia, e quindicesimi in Scienze Mfn (matematiche, fisiche e naturali).
Nella top ten di Lettere troviamo anche il Saluzzo-Plana (decimo) e in quella di Scienze Mfn il Pascal (sesto).
Nessun liceo piemontese, invece, figura ai piani alti delle classifiche di Architettura, Economia, Medicina e Scienze politiche.
Ancora qualche numero: il liceo Amaldi ha un indice Iris di 53. Il primo in classifica, il Cassini di Genova, è a 65; l’ultimo, il Byron sempre di Genova, a 19. Da quest’anno è stato introdotto anche l’indice IrisVm: serve a valutare la corrispondenza tra i voti ottenuti all’università e il voto all’esame di maturità e premia gli studenti che, nel primo anno all’università, hanno accresciuto di più la propria istruzione.
È curioso accorgersi che il voto medio all’esame di quinta superiore è molto simile sia per i licei (77 centesimi) che per gli istituti tecnici (76 centesimi). Tuttavia gli studenti dei licei all’università ottengono risultati decisamente migliori di quelli degli It.
“La spiegazione di questa concordanza di voti sta nel fatto che nei due tipi di percorsi, giustamente, si costruisce e si valuta la preparazione degli studenti, non rispetto a un riferimento comune, ma in relazione agli obiettivi dell’indirizzo formativo, che sono differenti. Chi però, nel decidere il proprio percorso universitario, non tiene conto di tali differenze, spesso ne risente. Così ac-cade che, in media, le matricole con un diploma tipo istituto tecnico abbiano un rendimento inferiore di un terzo rispetto a quello degli ex liceali, e una percentuale di Iris = zero più che doppia”, spiega Giuseppe Lo Nostro, delegato per l’orientamento della Scuola Politecnica di Genova.
Se infatti si passa all’esame degli istituti tecnici, si scopre che la media Iris, dal 48,4 dei licei, scende qui a 31. E la corrispondenza tra risultati all’università e il voto di maturità – che per i licei era a quota 62,6 – qui è solo 40,4. Il Campini-Boccardo supera tutti: 40 la media Iris dei suoi ex studenti, 52 l’indice IrisVm. I ragazzi di Novi vanno bene in Economia (sono al primo posto tra gli It, seguiti all’undicesima posizione da Da Vinci di Alessandria). In Medicina, tra gli istituti tecnici sono al quarto posto (ma sono sotto la media). In Ingegneria sono tredicesimi, anche in questo caso sotto la media, battuti da due scuole di Alessandria: il Nervi-Fermi (quinto) e il Volta (ottavo). Il Da Vinci di Ovada sembra a suo agio tra codici e leggi: i suoi ex studenti sono i quinti in Giurisprudenza, con un indice Iris però inferiore alla media di un bel po’.