Elezioni regionali, oggi si decide la data
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
17 Febbraio 2014
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Elezioni regionali, oggi si decide la data

Si riunisce oggi, lunedì, la giunta regionale che dovrebbe emettere il decreto per la convocazione dei comizi elettorali. Si punta verso l'election day a maggio, insieme ad amministrative ed europee. Tutte le anticipazioni sui possibili candidati in zona

Si riunisce oggi, lunedì, la giunta regionale che dovrebbe emettere il decreto per la convocazione dei comizi elettorali. Si punta verso l'election day a maggio, insieme ad amministrative ed europee. Tutte le anticipazioni sui possibili candidati in zona

TORINO – Al voto, al voto. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato la decisione del Tar sull’annullamento delle elezioni regionali, spetta allo stesso Governatore Cota stabilire la data del suo trasloco da palazzo Lascaris, ossia a firmare il decreto per la convocazione di nuove elezioni. La giunta si riunirà oggi ed è molto probabile che la data venga fissata durante la seduta odierna. L’orientamento sembra quello di agganciare le regionali all’appuntamento di maggio per il rinnovo di numerosi consigli comunali (in provincia si vota in diversi centri zona come Novi, Tortona, Casale) e del parlamento europeo.
Fare in fretta, decidere candidature e schieramenti è la parola d’ordine. Non aiuta certo il quadro politico nazionale, altrettanto fumoso e incerto. Lega, Forza Italia e Nuovo Centro Destra, da un lato, Pd con Moderati e pochi altri dall’altro, Movimento 5 Stelle che aspetta la grande occasione. 
Nessuno, tuttavia, sembra voler fare le corse. Nomi di possibili candidati, è vero, ne circolano. Nessuno conferma, qualcuno addirittura smentisce.
In casa Pd si attendono i risultati delle primarie per l’elezione del segretario regionale (i risultati definitivi arriveranno questa mattina) per misurare i rapporti di forza tra le correnti, renziani, civatiani, cuperliani. “Subito dopo la nomina del segretario regionale, ci sarà l’indicazione della segreteria dalla quale arriveranno i criteri con cui individuare i candidati, anche se noi rivendichiamo la nostra autonomia”, dice il segretario provinciale Domenico Ravetti (nella foto), sindaco di Castellazzo Bormida. E’ lui uno dei possibili candidati del territorio, apprezzato da tutte le correnti per le sue doti di moderazione e capacità di dialogo. Non ci sarà sicuramente il consigliere uscente Rocco Muliere, candidato alla carica di sindaco a Novi Ligure. Stando ai rumors, potrebbe imporre però un suo candidato, facendo staffetta con il sindaco uscente, Lorenzo Robbiano. Il peso in termini di preferenze della zona del novese ed ovadese è determinante per la provincia e Robbiano potrebbe fare leva su questo. Circola anche il nome di un altro primo cittadino, Fabio Barisione, da Rocca Grimalda. Se il centro sinistra fosse condannato ad altri cinque anni di opposizione, ben difficilmente ci sarebbe spazio per tutti e tre.
Si vocifera anche del ritorno di Paolo Filippi, presidente della Provincia, tra le fila del Pd, dopo che alle ultime primarie ha fatto campagna aperta per Civati. Per il “big”, forse un po’ “ingombrante” per la sua uscita non senza polemica dal partito, potrebbe profilarsi un posto nel listino del presidente. Chi sarà, appunto, il governatore candidato per il Pd? Sembra ormai spianata la strada per Chiamparino, ex sindaco di Torino.
Tornado ai consiglieri, è data per probabile la candidatura di Cesare Miraglia (I Moderati), schierato con il Pd.
Il centro destra rischia di arrivare all’appuntamento elettorale non meno frammentato del centro sinistra dopo il divorzio tra Berlusconi ed Alfano.
Per il Nuovo Centro Destra si è costituito un “comitato promotore regionale”, spiega l’alessandrino Fabrizio Priano, di cui fanno parte l’onorevole Stradella e lo stesso Priano. Lui di dice pronto a fare un passo indietro sul territorio, a favore dei Chessa da Novi (sia l’ex senatore Gianfranco che la figlia Francesca, dirigente Asl) e di Cortesi per la zona del tortonese. Dai prossimi incontri emergerà il nome del candidato alla carica di presidente della Regione, “anche se noi un’indicazione l’abbiamo già espressa, ed è quella di Guido Crosetto”.
Forza Italia raccoglie le forze e l’ago della bilancia sembra sarà ancora una volta Ugo Cavallera (foto a sinistra), che siede ininterrottamente nei palazzi torinesi dal ’99. Se Cavallera scioglierà le riserve, pare scontato che non ce ne sarà per nessuno. L’ex sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio sembra abbia già declinato l’invito in favore dei colleghi Michele Formagnana e di un possibile outsider come Luca Rossi, valenzano, attualmente consigliere provinciale.
La Lega dice di essere “arrivata impreparata” all’appuntamento “preordinato” dal Pd. La provincia punta compatta su Riccardo Molinari, asessore agli enti locali. Se il partito del Carroccio dovesse scegliere di correre da solo, non è da escludere che sia il giovane ma preparato alessandrino l’alternativa a Roberto Cota
I Cinque Stelle si affideranno un’altra volta al web per la scelta dei candidati. Come governatore l’indicazione è quella di Davide Bono, uno dei primi consiglieri regionali eletti nel movimento di Grillo. La concomitanza con le amministrative in alcuni centri chiave, rischia di tenere fuori alcuni nomi possibili, come quello del novese Fabrizio Gallo, già in corsa per la carica di primo cittadino della città. Ma la rete è vasta e i nomi non tarderanno a venire fuori. Tra questi gli alessandrini che avevano già partecipato alle primarie per il parlamento, Simona Barbero e Gianluca Caiazza.
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