Terme: “Occorrono percorsi partecipativi e trasparenti “
Secondo Marco Sali di Filcams Cgil il dovere del sindaco è quello di esplicitare quali siano i soggetti interessati alla struttura termale e quali i paletti a cui devono sottostare. Per la Cgil sono quattro le condizioni minime
Secondo Marco Sali di Filcams Cgil il dovere del sindaco è quello di esplicitare quali siano i soggetti interessati alla struttura termale e quali i paletti a cui devono sottostare. Per la Cgil sono quattro le condizioni minime
“Da tempo assistiamo a continue dichiarazione del Sindaco su fantomatiche dimostrazioni di interesse da parte di investitori interessati all’affidamento del sistema termale ed alla partecipazione al tanto dibattuto bando che lo riguarda – si legge nel comunicato inviato da Marco Sali, Filcams Cgil – Tutto questo avviene in una condizione di assoluta opacità, che rende legittima la forte preoccupazione sul futuro delle terme e sul rischio di speculazioni a scapito della città, dei lavoratori”.
Secondo il sindacato c’è un solo modo per uscire da questa situazione “a patto che le intenzioni siano buone”.
“Il Sindaco dica chi sono i soggetti interessati e dica quali sono i paletti a cui devono sottostare, come imprescindibile pre-condizione.
Questo dovrebbe essere il percorso per aprire a tutti i soggetti con buone intenzioni, e chiudere in modo limpido agli eventuali speculatori”.
Secondo Filcams Cgil sono chiare, semplici e minime le condizioni:
- ACQUA PUBBLICA: la risorsa termale deve rimanere in mani pubbliche a garanzia del futuro;
- Garanzia deIl’occupazione, anche stagionale (ad Acqui non si deve perdere più un solo posto di lavoro)
- Garanzia e misurabilità degli investimenti al max entro i primi 10 anni (e non su un arco di 30 come sembrerebbe essere la durata dell’affidamento)
- Impegno a lavorare per una rete integrata del sistema terme: territorio, turismo di area vasta ecc., come da tempo tutti, associazioni di impresa istituzioni e sindacati, auspicano e invocano;