Acqui-Genova: assessore e pendolari temono altri tagli
Pizzorni e Zorzan: rimaniamo sfiduciati perché se non sono state trovate soluzioni immediate da parte dei massimi vertici regionali e di Rfi e Trenitalia, è legittimo pensare che ci sia la forte volontà di non decidere e lasciare nel caos i trasporti del nostro territorio
Pizzorni e Zorzan: ?rimaniamo sfiduciati perché se non sono state trovate soluzioni immediate da parte dei massimi vertici regionali e di Rfi e Trenitalia, è legittimo pensare che ci sia la forte volontà di non decidere e lasciare nel caos i trasporti del nostro territorio?
“Si sperava – continuano Pizzorni e Zorzan – che da questo incontro ad alto livello scaturissero soluzioni immediate per i problemi che affliggono le linee a carattere sovraregionale, come la Acqui – Ovada – Genova, mentre si è solo riusciti a scaricare il problema sul Ministero Infrastrutture e Trasporti, già alle prese con notevoli problemi sulle linee Intercity nazionali. In pratica il Piemonte e la Liguria, smarcandosi dalla proprie responsabilità, chiedono al Ministero di poter utilizzare fondi destinati alle linee nazionali, il cosiddetto trasporto universale, per finanziare trenisovraregionali, come la linea Acqui – Ovada – Genova e la Cuneo – Ventimiglia che le stesse regioni non intendono più finanziare. Tutto questo al di là della reale sovrapposizione di treni Intercity con treni regionali veloci sulla linea Torino-Genova. A parte l’importanza dell’incontro – affermano Pizzorni e Zorzan – non sono scaturite soluzioni percorribili e rimane la forte preoccupazione di trovarci a breve con la riduzione dei servizi sulla Acqui – Genova”.
Zorzan interviene dicendosi d’accordo con le altre associazioni di pendolari del territorio quando chiedono che i treni regionali che interessano più regioni debbano essere gestiti a livello nazionale, per evitare contrapposizioni e ricatti tra le Regioni e di conseguenza penalizzare gli utenti del servizio ferroviario che abitano ai confini delle regioni stesse. L’assessore Pizzorni conclude: “chiediamo che la gestione a livello nazionale delle tratte sovra regionali sia inserita come priorità nel rinnovo dei contratti di servizio Trenitalia – Regioni in scadenza alla fine del 2014. Come ho già detto più volte – continua Pizzorni – voglio anche sottolineare la scarsa comunicazione istituzionale esistente tra l’ente Regione ed il Comune, che non viene informato sulle iniziative regionali ma le apprende sempre o dai media o dalle associazioni dei pendolari, iniziative che pure hanno ricadute importanti sulla vita dei cittadini che utilizzano il treno per lavoro o per studio”.
“Rimaniamo sfiduciati – concludono Pizzorni e Zorzan – perché, se non sono state trovate soluzioni immediate da parte dei massimi vertici regionali e di Rfi e Trenitalia, è legittimo pensare che ci sia la forte volontà di non decidere e lasciare nel caos i trasporti del nostro territorio”.