Fino a 120 rate per pagare il debito col Fisco
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
21 Dicembre 2013
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Fino a 120 rate per pagare il debito col Fisco

Per accedere a tale “beneficio” bisognerà confrontare l’eventuale rata calcolata nell’ambito di un piano decennale col reddito del nucleo familiare

Per accedere a tale ?beneficio? bisognerà confrontare l?eventuale rata calcolata nell?ambito di un piano decennale col reddito del nucleo familiare

PROVINCIA – La rateazione del debito fiscale si fa in quattro. Tanti, infatti, sono i possibili piani di rientro concessi al debitore, nel caso non fosse in grado di pagare gli importi dovuti in un’unica soluzione. Ma soprattutto, qualora ne ricorrano le condizioni, sarà anche possibile richiedere l’attivazione di un piano fino a 120 rate (10 anni). Queste, in estrema sintesi, le novità apportate dal decreto 69/2013, cosiddetto “del Fare”, sulla rateazione del debito tributario. Il decreto, approvato dal Governo lo scorso 21 giugno, e convertito in legge a inizio agosto, contribuisce ad allentare notevolmente le maglie della riscossione intorno ai soggetti inadempienti, non per loro volontà, ma a causa delle contingenze della crisi; dopo la firma del ministro Saccomanni è stato anche ratificato il regolamento attuativo che conferisce piena operatività alla norma. La novità principale riguarda ovviamente la possibilità di scadenzare il rimborso del debito nell’arco temporale di un decennio, quindi versando fino 120 rate mensili, fra l’altro prorogabili, ma per accedere a tale “beneficio” bisognerà confrontare l’eventuale rata calcolata nell’ambito di un piano decennale col reddito del nucleo familiare, nei casi delle persone fisiche, altrimenti, nel caso delle aziende, il termine di paragone sarà dato dall’indice di produttività. Non verranno tra l’altro considerati nel calcolo del reddito familiare/aziendale eventuali immobili potenzialmente pignorabili. Cerchiamo allora di spiegare un po’ meglio. Qualora non sia possibile, pagare tutte insieme le somme dovute al Fisco, vi sono diverse possibilità:
  • il “piano di rateazione ordinaria”, spalmato cioè in 72 rate mensili,
  • il “piano di rateazione in proroga ordinaria”, che dopo le 72 rate già concesse, proroga di altre 72 rate il versamento del debito.
Vi sono poi, nei casi più estremi di difficoltà:
  • il “piano di rateazione straordinario”, che concede direttamente una dilazione suddivisa in 120 rate,
  • il “piano di rateazione in proroga straordinario”, che consiste quindi in un “rinvio” del versamento ulteriori 120 rate.
È chiaro che per accedere alla dilazione del debito, a prescindere dal fatto che questa sia concessa in forma ordinaria o straordinaria, il contribuente dovrà trovarsi in una situazione di oggettivo disagio economico. La legge, a questo proposito, distingue nettamente le condizioni alla base della concessione di un piano ordinario (72 rate) piuttosto che straordinario (120 rate): nel caso infatti della rateazione straordinaria è previsto il sussistere di una “comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, per ragioni estranee alla responsabilità” del debitore (se ad esempio si è perso il lavoro); mentre nel caso della rateazione ordinaria è previsto più semplicemente il sussistere di una “temporanea situazione di obiettiva difficoltà”.

Molto spesso, quando l’amministrazione ha già attivato una rateazione ordinaria, può capitare che il peggiorare delle condizioni economiche del contribuente, dia diritto all’attivazione di un ulteriore piano di 72 rate o di altre 120. Viceversa, per dare l’ok direttamente a una rateazione straordinaria, bisognerà attivare tutto un altro calcolo. Sostanzialmente il debitore deve trovarsi in una condizione tale da non poter saldare gli importi dovuti nemmeno con una dilazione ordinaria.
Ecco allora che entra in gioco l’Isee per le persone fisiche, o il volume della produzione nel caso delle imprese. Dell’Isee, in particolare, si andrà vedere l’Isr mensilizzato, vale a dire l’Indice complessivo della situazione reddituale (redditi fiscalmente imponibili) nell’ambito del nucleo familiare, poi diviso per 12. Qualora, dunque, l’ipotetica rata estrapolata da un piano di rateazione ordinario (una di 72) fosse superiore al 20% del reddito mensile familiare calcolato sulla base dell’Isr, la rateazione straordinaria sarebbe subito accordata. Allo stesso modo, nel caso delle imprese, se il volume della produzione, anch’esso mensilizzato, fosse superato del 10% dalla rata calcolata su criteri ordinari, verrebbe attivato il piano straordinario.

Nella provincia di Alessandria sono presenti i seguenti sportelli del Patronato Acli presso cui è possibile rivolgersi per ulteriori informazioni:

Sede Provinciale di Alessandria
Via Faà di Bruno 79 -15121 Alessandria
Tel. 0131/25.10.91 – Cell. 333.29.94.285

Sede Zonale di Casale Monferrato
Via Biblioteca 2 -15033 Casale Monferrato
Tel. 0142/41.87.11 – Cell. 366.54.93.82

Sede Zonale di Tortona
Via Emilia 244 -15057 Tortona
Tel. 0131/81.21.91 – Cell. 333.29.94.285

Segretariato Sociale di Novi Ligure
Via P. Giacometti 24 -15067 Novi Ligure
Tel. 0143/74.66.97 – Cell. 331.57.46.362

Segretariato Sociale di Valenza
c/o Comunità Parrocchiale
Via Pellizari 1 -15048 Valenza
Tel. 0131/94.34.04 – Cell. 392.70.51.519

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Via S. Francesco 3/a-15011-Acqui Terme
Martedì e Giovedì ore 9-12.00
Tel. 345.16.19.239

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