Acqui-Genova: mobilitazione per il Consiglio Regionale
Una foto generica della stazione di Ovada
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
26 Novembre 2013
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Acqui-Genova: mobilitazione per il Consiglio Regionale

La Liguria dovrebbe definire quali tagli applicare: non ci stanno gli utenti del basso Piemonte e della Valle Stura che proseguono la raccolta di firme

La Liguria dovrebbe definire quali tagli applicare: non ci stanno gli utenti del basso Piemonte e della Valle Stura che proseguono la raccolta di firme

OVADA – Appuntamento questa mattina, martedì 26 novembre, a partire dalle 10, in Consiglio Regionale a Genova dove si deciderà il futuro della Acqui-Ovada-Genova, la linea da tempo in procinto di subire ridimensionamenti a causa della necessità della Regione Liguria di ridestinare le risorse economiche ad altri collegamenti “di confine” per i quali i colleghi del Piemonte non sono più disposti a investire. Ed è prevista una mobilitazione significati con gli appelli lanciati alla presenza dall’associazione Pendolari dell’Acquese e dal neonato Comitato di Difesa dei Traporti, da poco costituitosi in Valle Stura. Il tam tam tra gli utenti si è diffuso ancora nelle ore del pomeriggio di ieri anche grazie a Facebook, in particolare alle pagine dei due gruppi. Collegata alla protesta anche una raccolta di firme che è proseguita ancora negli ultimi giorni.

Proprio l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco, è il destinatario delle maggiori contestazioni dopo aver promesso il confronto sulle misure che sarebbero state preso e la successiva decisione di tagliare il regionale delle 17.36 a partire dal 9 febbraio 2014. Alla seduta di oggi non mancherà anche una delegazione dei sindaci dell’Ovadese e dell’Acquese, convinti che il territorio debba presentarsi con un fronte il più possibile compatto per provare a ottenere qualcosa. 

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