L’Acqui pareggia a Cherasco. Il record si ferma a 14.
La Cheraschese strappa il punto ai termali, che comunque hanno offerto una buona prova. I nerostellati non hanno rubato nulla, il risultato è giusto.
La Cheraschese strappa il punto ai termali, che comunque hanno offerto una buona prova. I nerostellati non hanno rubato nulla, il risultato è giusto.
E dire che tutto sembrava andare per il meglio per i bianchi. Già all’11’ infatti arriva il vantaggio acquese. Innocenti crossa in area e trova la testa di Gai che mette in rete. Al 18′ è ancora l’Acqui a rendersi pericoloso con un’incursione in area di rigore di Gai, che però al momento del tiro scivola davanti al portiere. I tifosi bianchi sentono l’odore del possibile quindicesimo trionfo. La Cheraschese però non accusa il colpo e va vicina al pareggio con un tiro che finisce di poco sopra la traversa. Si va negli spogliatoi dopo un primo tempo che ha visto l’Acqui più intraprendente e la Cheraschese più attendista.
Al 4′ della ripresa c’è subito un rigore per la Cheraschese: Buso stende Sardo in area, l’arbitro fischia il penalty e ammonisce il difensore. Sul dischetto va Rignanese, che però sbaglia. Dopo appena un minuto la Cheraschese pareggia. Angolo di Sardo, Moracchiato salta più alto di tutti e trova l’1-1. L’Acqui accusa il colpo, e per un po’ subisce il possesso palla avversario. Al 71′ occasione per i bianchi, Innocenti mette in area un pallone invitante ma Maiani esce e sventa il pericolo. Al 76′ bel tiro dalla distanza di Granieri, troppo centrale. Negli ultimi minuti i ritmi si fanno più blandi e l’1-1 che va profilandosi diventa il risultato finale più giusto.
L’Acqui smette di vincere ma tutto rimane come prima. Un pareggio doveva arrivare prima o poi e questo con la Cheraschese, che si è rivelata un’ottima squadra che soprattutto in casa sa mettere qualunque avversario in grosse difficoltà, è da leggere lo stesso come un segnale positivo dato dai ragazzi allenati da Arturo Merlo in vista delle prossime impegnative 3 partite con Pinerolo, Villalvernia e Saluzzo.