Acqui – Genova: si va verso una riduzione dei tagli
Una foto generica della stazione di Ovada
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
6 Novembre 2013
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Acqui – Genova: si va verso una riduzione dei tagli

L'ipotesi è quella di limitare a due coppie i collegamenti destinati a sparire. Vesco ne parlerà con sindaci e Trenitalia. La protesta di Siri in Commissione

L'ipotesi è quella di limitare a due coppie i collegamenti destinati a sparire. Vesco ne parlerà con sindaci e Trenitalia. La protesta di Siri in Commissione

 OVADA -Si saprà domani qualcosa di più a proposito del futuro della Acqui – Genova, la linea ferroviaria a forte rischio tagli dopo che la Regione Piemonte ha deciso di ridurre i fondi alle cosiddette linee di confine, condivise con la Liguria.E’ infatti in programma un incontro tra i rappresentati dei Comuni toccati dalla tratta e l’assessore ligure ai Trasporti, Enrico Vesco. Quest’ultimo porterà le ultime notizie dopo che la questione è stata ampiamente trattata lunedì scorso in una commissiona convocata appositamente per decidere il da farsi. L’ipotesi più concreta è che dal 14 dicembre, giorno dell’entrata in vigore dell’orario invernale, ci sarà l taglio di due coppie di treni, non più quattro come annunciato solo qualche settimana fa.

Una rimodulazione varata, ma ancora non è certo quali convogli si salveranno e quali invece saranno sacrificati,  per venire incontro alle richiesta arrivate da più parti.  “Il paradosso di questa situazione – ha spiegato l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco, al termine dell’incontro – è che tutti vengono a protestare in Liguria quando le responsabilità sono della Regione Piemonte. Abbiamo fatto una valutazione sui flussi, oggi è difficile togliere treni sulla fascia costiera”.

Proprio nel corso della commissione è andata in scena la protesta del consigliere regionale, Aldo Siri: “A nome della Valle Stura – ha chiarito Siri, orginario di Urbe – sono qui a dire no a tagli su una linea dove il numero dei treni è molto più bassa”. “Un po’ folcloristica – è stato il commento di Vesco a proposito della protesta – Abbiamo fatto molti passaggi ai quali anche il consigliere Siri ha partecipato. Di fatto dopo gli ultimi tagli del 12% la linea non era stata toccata. Oggi non è più possibile”. Anche perché la coperta è cortissima. Ciò che dovrà rientrare sulla Acqui – Genova sarà tolto su altre tratte, con probabili proteste di altri utenti, con pari diritti a quelli di chi frequenta la Acqui – Genova. La sensazione è che si vada nella direzione di tutelare le fasce del mattino e della sera, quelle più utilizzate da chi lavora. Dopo la riunione con i rappresentanti degli enti locali sarà fatto un ulteriore passaggio con la dirigenza di Trenitalia. 

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