Risorse, valorizzazione e rete per la Valle Bormida
Un progetto di valorizzazione e promozione del territorio compreso tra Alessandria e Savona che ha come primo passo l'istituzione della Fondazione "Matrice". La prima iniziativa sarà il Festival Identità e Territorio
Un progetto di valorizzazione e promozione del territorio compreso tra Alessandria e Savona che ha come primo passo l'istituzione della Fondazione "Matrice". La prima iniziativa sarà il Festival Identità e Territorio
“E allora cosa vuoi sapere?”
“Chi sei?”
“Io sono la mia storia.”
Wim Wenders
PROVINCIA – Risorse, valorizzazione e rete sono le tre parole chiave su cui si sviluppa il progetto “Valle Bormida. Un’attività di pensiero” che si pone come finalità la valorizzazione e la promozione del patrimonio materiale e immateriale di un’ ampia porzione di territorio compresa tra Alessandria e Savona.
Nato nel 2010 da un primo “embrione”, promosso dall’associazione culturale Masca in Langa, il progetto ha preso corpo nella sua forma attuale, composta da sette linee attuative, grazie alla spinta del bando della Compagnia di San Paolo “le risorse culturali e paesaggistiche del territorio: una valorizzazione a rete”.
“Data la complessità attuativa – spiegano gli organizzatori – il piano di valorizzazione prevede la costituzione di una Fondazione denominata “Matrice”, ad oggi in veste di comitato promotore, che già nella sua forma evidenzia la volontà di costruire progettualità a rete optando, infatti, per l’istituto giuridico della Fondazione di Partecipazione.
La prima iniziativa progettuale sarà il “FIT. Festival Identità e territorio”: inizitiva culturale che si sviluppa in diversi momenti che avranno luogo in Valle Bormida tra maggio e luglio 2013. “Un intervento multidisciplinare capace di allargare lo sguardo per cogliere l’identità storica, culturale, architettonica e paesaggistica del territorio da considerarsi come una risorsa preziosa e multiforme e che, anche se profondamente segnato dal passato danno ambientale al suo fiume, o forse proprio perché segnato, può essere capace di trasformare la propria “ferita” in una “feritoia””.
FIT si propone, dunque, di attivare un processo di riflessione sul tema della “ricostruzione” identitaria attraverso la riscoperta di storie, di luoghi, di tradizioni e di saperi locali: momenti formativi e manifestazioni culturali, in una chiave ludica e partecipativa, che sapranno coinvolgere docenti, studenti, artisti provenienti da diversi retaggi culturali e i residenti del luogo. Il Festival si svolgerà in sei comuni – Osiglia, Monastero Bormida, Mombaldone, Bistagno, Acqui Terme e Cassine – appartenenti a tre diverse Province – Asti, Alessandria e Savona. Il FIT sarà prima di tutto un’occasione di incontro e un invito a dialogare con il territorio; un modo di, e per, raccontare e ascoltare le storie.
Attraverso seminari, workshop e rappresentazioni si intende ripercorrere il rapporto tra singolo e gruppo, tra identità individuali e identità collettive; si vuol scoprire l’eterogeneità dei soggetti, delle loro esperienze e delle loro passioni, a volte ostili, a volte unite dal bisogno di solidarietà, di amicizia o da un impegno corale per fini comuni. Per questo motivo è importante ascoltare, perché ascoltare significa orientarsi verso l’altro per osservare i suoi movimenti, seguire il suo ritmo, andare incontro alle sue esigenze. FIT è una prima occasione per riflettere e condividere “soluzioni possibili” che, inaspettatamente, possono trasformare una “ferita in una feritoia”.