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All’Ariston “Come tu mi vuoi”
Ultimo appuntamento della stagione teatrale 2012-2013. Lucrezia Lante della Rovere in scena con lo spettacolo di Luigi Pirandello, per la regia di Francesco Zecca
Ultimo appuntamento della stagione teatrale 2012-2013. Lucrezia Lante della Rovere in scena con lo spettacolo di Luigi Pirandello, per la regia di Francesco Zecca
Scritta per Marta Abba è la sola commedia di Pirandello ambientata almeno parzialmente fuori d’Italia. Il primo atto si svolge infatti a Berlino, e nella Berlino degli
ultimi anni venti, quella dei cabaret di Grosz e Kurt Weill, dove il drammaturgo soggiornò a lungo.
Una donna che l’autore chiama l’Ignota, balla e intrattiene i clienti in un locale equivoco, ma in realtà è mantenuta da un ricco e vizioso scrittore che la soffoca con
le sue ossessioni. L’occasione per sfuggire a costui e alle ambigue profferte della
giovane figlia di costui, anch’essa innamorata di lei, si presenta all’Ignota quando
uno sconosciuto, un italiano, riconosce o crede di riconoscere nella donna la moglie di un suo amico, scomparsa dieci anni prima durante la Grande Guerra, quando
le truppe austrogermaniche invasero il paesino friulano dove la coppia abitava,
saccheggiando la loro casa.
Ispirata dal caso Canella-Bruneri che furoreggiava al tempo in cui la commedia fu
scritta, l’autore lascia che le cose si chiariscano gradualmente, tenendo lo spettatore il più possibile sulla corda e sorprendendolo con un finale ambiguo, che ribadisce l’impossibilità di raggiungere una verità che valga per tutti.
ultimi anni venti, quella dei cabaret di Grosz e Kurt Weill, dove il drammaturgo soggiornò a lungo.
Una donna che l’autore chiama l’Ignota, balla e intrattiene i clienti in un locale equivoco, ma in realtà è mantenuta da un ricco e vizioso scrittore che la soffoca con
le sue ossessioni. L’occasione per sfuggire a costui e alle ambigue profferte della
giovane figlia di costui, anch’essa innamorata di lei, si presenta all’Ignota quando
uno sconosciuto, un italiano, riconosce o crede di riconoscere nella donna la moglie di un suo amico, scomparsa dieci anni prima durante la Grande Guerra, quando
le truppe austrogermaniche invasero il paesino friulano dove la coppia abitava,
saccheggiando la loro casa.
Ispirata dal caso Canella-Bruneri che furoreggiava al tempo in cui la commedia fu
scritta, l’autore lascia che le cose si chiariscano gradualmente, tenendo lo spettatore il più possibile sulla corda e sorprendendolo con un finale ambiguo, che ribadisce l’impossibilità di raggiungere una verità che valga per tutti.