2012: la produzione industriale in calo
Pur superando la media piemontese nellultimo trimestre, i segnali di ripresa sono deboli e sostenuti solo dallexport. Martonotti: "è fondamentale agire ora a livello nazionale per porre le basi per la ripresa"
Pur superando la media piemontese nell?ultimo trimestre, i segnali di ripresa sono deboli e sostenuti solo dall?export. Martonotti: "è fondamentale agire ora a livello nazionale per porre le basi per la ripresa"
“Produzione in calo e investimenti fermi. I lievi segnali in ascesa dell’ultimo trimestre del 2012 non sono sufficienti e l’export non può essere l’unico appoggio per oggi e per il futuro – commenta Piero Martinotti, presidente della Camera di Commercio di Alessandria – La regione e la nazione sono in una situazione di profonda recessione e, dato che l’economia lavora su tempi lunghi, sul medio e lungo periodo, è fondamentale agire ora, a livello nazionale, per porre le basi per la ripresa: la liquidazione dei crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione cui il fondo sblocca crediti istituito dalle Camere di Commercio del Piemonte ha già dato un contributo, una politica industriale che guardi da qui a 10 anni, una rivisitazione della tassazione, sono manovre da fare subito per far crescere le nostre aziende nei prossimi anni, e per riportarle in vita nell’immediato”.
“È di strutture che c’è bisogno, in ogni accezione Si deve imbastire ora l’impianto per il Paese che verrà. Non si può crescere guardandosi i piedi, si va a sbattere – conclude Martinotti – La miopia del Paese va corretta con le lenti giuste, quelle che fanno vedere lontano, che mettono a fuoco un Paese le cui fondamenta economiche si costruiscono oggi, da subito e bene, perché lo sostengano nella crescita degli anni a venire”. Il lieve segnale di ripresa della produzione industriale nel quarto trimestre 2012 (-3,6% rispetto al IV trimestre 2011, dato di segno negativo ma superiore rispetto al III trimestre 2012) è superiore al dato regionale (-4,1%) e secondo soltanto a Cuneo (-0,4%) e Verbano Cusio Ossola (-2,6%). In generale, comunque, la congiuntura piemontese è negativa.
In particolare, il fatturato totale e il fatturato estero nel 2012 hanno registrato una flessione tendenziale parallela, con una importante differenza: il fatturato estero si è mantenuto su livelli positivi, mentre il fatturato totale, a partire dal II trimestre 2012, si è mosso su livelli negativi. Entrambi registrano lievi segnali di ripresa dal III trimestre 2012.
La crisi produttiva, nell’ultimo trimestre del 2012, ha interessato soprattutto le industrie metalmeccaniche (-8,5), la gioielleria (-5,9) e gli altri comparti (-6,2). Segnali positivi, invece, per le industrie alimentari (+2,6) e le industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche (+2,2).
Le previsioni per questo primo trimestre 2013 danno indicatori in diminuzione e stabili per più dell’80% degli intervistati, con previsioni di aumento ridotte. Gli ordinativi esteri si distinguono dagli altri indicatori per una differente distribuzione delle stime: percentuali basse di stime di diminuzione e aumento, accompagnate a un’alta percentuale di previsione di stabilità, a conferma dell’importanza del sostegno dell’export in questo difficile ciclo economico.