Visgel: è scontro tra azienda e sindacati
Filcams Cgil: "Visgel fa marcia indietro ignorando i sacrifici dei lavoratori". Ma l'azienda risponde: "informazioni parziali e tendenziose denotano la volontà di mancanza di comunicazione e di chiusura"
Filcams Cgil: "Visgel fa marcia indietro ignorando i sacrifici dei lavoratori". Ma l'azienda risponde: "informazioni parziali e tendenziose denotano la volontà di mancanza di comunicazione e di chiusura"
“Dopo quasi 2 anni di difficili trattative sindacali per il raggiungimento di un accordo di secondo livello volto ad un ulteriore efficentamento dell’attività aziendale ed un miglioramento delle condizioni lavorative e retributive dei lavoratori – dicono dalla Filcams Cgil – l’azienda ha effettuato una brusca inversione di marcia sottraendosi al percorso concordemente individuato in precedenza con il sindacato e proponendo in alternativa una soluzione assolutamente insoddisfacente per i lavoratori. L’azienda non avvezza al rapporto con il sindacato ha sofferto parecchio questo tipo di trattativa ed in particolar modo non ha mai metabolizzato la presenza di un elemento esterno nella discussione con i propri dipendenti.”
Ma è proprio la Visgel a ribattere con un comunicato, su cui si legge:
“Le informazioni parziali e tendenziose sono sempre quelle che più denotano la volontà di mancanza di comunicazione e di chiusura. Questo accade oggi in Visgel ove il Sindacato si è insediato con obiettivo corrisposto e sostenuto dall’azienda stessa e nel quale l’azienda si impegna da anni.
Visgel è oggi un’azienda che investe e prospera grazie a ottime capacità imprenditoriali sostenute da un gruppo di lavoratori efficaci ed efficienti.
Certo è che, fino a che l’obiettivo era quello di creare prospettive comuni di crescita condivise, l’azienda non si è mai sottratta alla trattativa, tanto che nell’ultimo incontro del 7 febbraio, senza rappresentanza alcuna dei lavoratori, come è spesso accaduto negli ultimi incontri, e non per volontà aziendale, l’Azienda si è detta ancora una volta disponibile ad aumentare il quid destinato al premio aziendale, come già aveva fatto a dicembre; questa è forse la volontà di un’Azienda che interrompe le trattative?
Non comprendiamo per quale motivo Filcams non parli invece di tutte le migliorie apportate vero è che l’azienda in nulla di quanto comunica Filcams si riconosce. […]
Ora non solo l’azienda non si riconosce in quanto è scritto nel comunicato, ma non si riconoscono in esso la maggior parte dei lavoratori in azienda. Se l’obiettivo è quello di decostruire e non di creare prospettive allora è vero che l’Azienda si dissocia dalla strada che Filcams ha imboccato negli ultimi mesi, ben diversa da quella intrapresa fino a novembre.
L’azienda basita dal vedere sviliti due anni di impegno non riesce ancora a comprendere il motivo di tanta scorrettezza e non riesce ancor più a comprendere che tale atteggiamento sia supportato, al suo interno, da pochi lavoratori che peraltro si sono dimessi e sono rientrati in azienda dopo vari tentativi, nessuno ritenuto migliore, di trovare diversa collocazione.
E al sindacato che parla di “innumerevoli le rivendicazioni denunciate al sindacato per straordinari non retribuiti” la Visgel sottolinea che “i lavoratori non iscritti a Filcams sostengono l’azienda e ne condividono lo sdegno e prendono le distanze dalla descrizione che il sindacato ne dipinge.” Ribadendo ancora che “In un momento in cui i posti di lavoro vacillano e non solo lo stipendio non è garantito, tantomeno quello che Visgel remunera che è un trattamento retributivo ampiamente superiore a quello contrattualmente previsto, bisognerebbe occuparsi di questioni che abbiano uno spessore e non denigrare aziende che danno occupazione e creano posti di lavoro.”
“La Filcams Cgil – risponde il segretario provinciale Marco Sali – si rammarica profondamente della decisione presa dall’azienda che vanifica in un colpo solo un difficile percorso durato ben due anni duranti i quali l’organizzazione sindacale si è prodigata per mantenere aperto e costruttivo il dialogo tra lavoratori e azienda. La decisione unilaterale dell’azienda avrà come sicura conseguenza l’apertura delle vertenze individuali che la Filmcams Cgil ed i suoi legali accoglieranno prontamente. L’assemblea dei lavoratori di prossima convocazione deciderà l’apertura dello stato di agitazione e l’adozione di eventuali azioni di lotta.”