Acqui: ancora incerto il futuro dell’ospedale
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
21 Gennaio 2012
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Acqui: ancora incerto il futuro dell’ospedale

Le sorti del “Monsignor Galliano” continuano a far discutere. Ancora una volta, pronto a dissotterrare l’ascia di guerra è il Comitato del territorio acquese per la salute.

Le sorti del ?Monsignor Galliano? continuano a far discutere. Ancora una volta, pronto a dissotterrare l?ascia di guerra è il Comitato del territorio acquese per la salute.

«A più di un mese di distanza dalla comunicazione dell’assessore regionale in merito al mantenimento di ruolo cardine per l’ospedale cittadino – si legge in una nota ufficializzata ieri – ci sembra che nulla sia cambiato». Anzi, il rischio di un possibile declassamento continua ad aleggiare. E questo perché, a detta del Comitato, nonostante le rassicurazioni fornite nei primi giorni del dicembre scorso, quelle che sono state segnalate come criticità continuano ad essere tali. «Ad inizio dicembre infatti erano state segnalate criticità al Dea, Anestesia e Ginecologia. Il Commissario aveva garantito ai sindaci del territorio che sarebbero state trovate soluzioni in tempi brevi: la situazione però continua ad essere immutata». Secondo quanto segnalato dal Comitato infatti i medici di ostetricia sono stati costretti, nel mese di gennaio, a svolgere 7-8 turni di guardia notturni e anche la situazione al Dea sarebbe invariata: i medici starebbero effettuando turni di 60-70 ore settimanali.

«In effetti è stato assunto solamente uno dei tre medici mancanti dell’Anestesia evitando il rischio di chiusura della Rianimazione – aggiunge il Comitato – ma la situazione continua ad essere precaria. E’ chiaro infatti che nonostante l’estrema disponibilità e reale spirito di sacrificio degli operatori, che ringraziamo a nome di tutti i cittadini, situazioni simili sono fortemente demotivanti, sia per gli operatori che per i pazienti». La costruzione della rete degli ospedali, incluso quello di Alessandria, punto di riferimento anche per Acqui, secondo il Comitato potrà in futuro dare le risposte garantite dall’Assessore Monferino, «ma oggi il rischio di depotenziamento del nostro ospedale è reale e concreto».

Per questo motivo, in merito alle tre situazioni di emergenza, viene chiesto alla direzione aziendale come intende affrontare la situazione. «Siamo consapevoli della congiuntura economica ma la situazione di bilancio della nostra Asl può consentire gli investimenti necessari», spiega attraverso la nota ufficiale il Comitato, per nulla disposto ad abbassare la guardia, «è anche evidente d’altra parte, come solamente azioni di reale riorganizzazione dei servizi siano necessarie per costruire la rete degli ospedali. Ci sembra purtroppo che l’azione dell’Asl a questo riguardo sia stata, nell’ultimo anno, pressoché inesistente, limitandosi ad utilizzare il blocco del turn over come strumento di contenimento dei costi».
 

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