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Sottoscritto il protocollo d’intesa per il torrente Erro
Si progetta il futuro del torrente Erro, sul quale provincia e varie comunità stanno portando avanti ambiziosi progetti di rilancio anche utilizzando fondi provenienti dalla Comunità Europea
Si progetta il futuro del torrente Erro, sul quale provincia e varie comunità stanno portando avanti ambiziosi progetti di rilancio anche utilizzando fondi provenienti dalla Comunità Europea
Nel protocollo d’intesa vengono individuati gli obiettivi del Contratto. Individuare un percorso operativo condiviso da attivare sul bacino idrografico del Torrente Erro che porti alla stipula del Contratto di fiume per il raggiungimento di obiettivi di buona qualità ambientale, avente quale riferimento principale il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte e Piano di Tutela delle Acque della Regione Liguria; dare avvio e continuità, sull’intero territorio del bacino idrografico del torrente Erro, ad un percorso di condivisione e concertazione dedicato, che coinvolga tutti i soggetti interessati attraverso un ampio programma di partecipazione e animazione; definire un quadro ambientale e territoriale di riferimento a cui tendere i cui elementi caratterizzanti siano il risultato di un’azione volta al perseguimento di strategie quali: riduzione dell’inquinamento delle acque e salvaguardia dell’ambiente acquatico e degli ecosistemi ad esso connessi; uso sostenibile delle risorse idriche attraverso il riequilibrio del bilancio idrico; riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici afferenti ai corridoi fluviali; miglioramento della fruizione turistico – ambientale del fiume e delle aree perifluviali; coordinamento delle politiche urbanistiche ed insediative dei territori comunali coinvolti; condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’acqua; coordinamento con gli interventi di riduzione e prevenzione del rischio idraulico.
A gestire il processo operativo del Contratto di Fiume sarà la “Cabina di Regia” organo politico -decisionale composto dai rappresentanti delle province di Alessandria e Savona, della Regione Piemonte, dall’Ato 6 (Ambito Territoriale Ottimale) di Alessandria, dei comuni di Cartosio, Melazzo, pareto, Ponzone, del Comitato di salvaguardia del torrente Erro del Parco Regionale del Beigua, dei comuni di Pontinvrea, Mioglia e Sassello e, probabilmente da altri Enti della Regione Liguria. Diversi ruoli per i soggetti sottoscrittori, e se le province di Alessandra e Savona partecipano alla Cabina di Regia con funzioni di coordinamento e garantiscono il coinvolgimento di tutte le strutture presenti, per i comuni si tratterà di assicurare la partecipazione all’attività del Contratto di Fiume coinvolgendo tutte le realtà presenti sui territori, dai commercianti, alle piccole imprese, agli agricoltori, ai produttori locali.
Sul Contratto di Fiume, per il quale dovrebbero essere previsti finanziamenti dell’Unione Europea, quindi svincolati dai tagli imposti dalla recente finanziaria, pesano comunque i processi di riassetto improntati con il Disegno di Legge Regionale – “Disposizioni organiche in materia di Enti Locali” – che potrebbero interessare la Comunità Montana “Appennino Aleramico Obertengo” il cui futuro appare abbastanza nebuloso ed il riordino dei comuni con meno di 1000 abitanti. Probabile quindi che il Contratto di Fiume” resti ancora per qualche tempo in “panchina” in attesa di tempi e risorse “migliori”