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    Redazione - redazione@alessandrianews.it  
    9 Dicembre 2011
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    Lo ‘scacchiere’ delle partecipate di Palazzo Levi

    Anche il comune di Acqui Terme non si sottrae alla 'moda' di essere presente in numerose società partecipate. Stiamo parlando complessivamente di 10 diverse realtà, suddivise in consorzi e società.

    Anche il comune di Acqui Terme non si sottrae alla 'moda' di essere presente in numerose società partecipate. Stiamo parlando complessivamente di 10 diverse realtà, suddivise in consorzi e società.

    Partiamo, naturalmente, dalle più significative, in termini di oneri finanziari.

    Al top delle partecipate di Palazzo Levi c’è Econet S.r.l., per un totale di 2.093.382 euro, pari al 14,4% di partecipazione: l’azienda, con sede proprio nel comune termale, è la responsabile della raccolta differenziata dei rifiuti in cinquanta comuni sparsi tra l’acquese e l’ovadese. Al secondo posto, in termini di investimenti monetari, si trova la S.R.T. – Società per il recupero e trattamento rifiuti S.p.a., in cui Palazzo Levi partecipa per la cifra di 974.600 euro per una quota pari al 9,6%. Subito dopo troviamo la Stea S.r.l.: la sigla sta per Società tecnologica energetica acquese, si occupa di mercato tecnologico e trasporto elettrico, il comune vi partecipa con 425.611 euro pari al 51,0% delle quote. Il comune di Acqui Terme ha poi anche una piccola fetta di partecipazione all’interno di Amag S.p.a., fetta pari a 54.484 euro, per una percentuale del 7,9%. Viste le problematiche cittadine relative allo smaltimento dell’immondizia, non deve sorprendere che l’amministrazione acquese abbia una quota di partecipazione anche in una terza società: per l’esattezza si tratta di un consorzio, denominato C.S.R. – Consorzio Servizi Rifiuti del Novese, Tortonese, Acquese e Ovadese, la quota in oneri è di circa 34.531 euro per una percentuale del 9,4%. Ovviamente anche la promozione del territorio è uno degli obiettivi primari dei governatori termali, e questo si rispecchia nella partecipazione all’Enoteca Regionale Acqui Terme & Vino, per una cifra di 10.160 euro, pari al 34% delle quote conferite. 5.000 euro è invece il contributo che Acqui Terme tramite il suo comune versa ad Alexala – Consorzio Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica Locale della Provincia di Alessandria, per una quota del 2,1%. Importante, per le sinergie con la provincia, anche la partecipazione all’Isral – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Alessandria, per un finanziamento di 2.477 euro pari al 10% delle quote di partecipazione. Il comune di Acqui detiene altresì una piccola quota, pari a 1.000 euro, equivalenti al 5% delle partecipazioni anche nella S.r.l. Palazzo del Monferrato, che si occupa anch’essa di promozione turistica e territoriale. Nessun onere diretto, a fronte di una massiccia quota, pari all’89,3%, è invece corrisposto da Palazzo Levi al Consorzio Formazione Professionale nell’Acquese S.r.l. La società consortile ha per oggetto: la formazione, l’educazione culturale e sociale, l’orientamento professionale, in particolare nel settore turistico-alberghiero e alimentare e nella somministrazione di alimenti e bevande. Un discorso a parte va fatto per l’azienda di bandiera cittadine, le Regie Terme di Acqui S.p.a. in cui il comune partecipa per il 16,8% delle quote, mentre la maggioranza delle partecipazioni è detenuta dalla Regione Piemonte. 

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