• Network logo
  • Ultima Ora
  • Cronaca
  • Economia
  • Lavoro
  • Politica
  • Blog
  • Newsletter
  • Società
  • Cultura
  • Spettacoli
  • Farmacie
  • Sport
    • Sport
    • Sport Live
    • Alessandria Calcio
    • Derthona Basket
  • Animali
  • Necrologie
  • Farmacie
  • Elezioni
  • Abbonamenti
  • Edicola Digitale
  • Top Tag
    • Staria e storie di Valenza
    • Il deposito di scorie nucleari
    • Dossier Spinetta
    • Il caso Ginepro
    • Il processo Eternit Bis
    • Vite in cella
    • Venticinquesimo Minuto
    • L’ospedale siamo noi
    • I castelli dell’Acquese
    • Arte e Memoria
  • Podcast
    • Eco Sentieri
    • Che cosa direbbe Freud?
  • DOCUFILM
    • Alessandria: tra industrie a rischio e pericolo inquinamento
    • Dossier Spinetta, storia di un inquinamento
    • Le vecchie nuove droghe
    • 1994, la tragedia dell’alluvione: guarda il docufilm
    • In direzione contraria, la strage di Quargnento
    • Il ciliegio di Rinaldo
  • Network
    • Il Piccolo
    • Alessandria
    • Novi Ligure
    • Acqui Terme
    • Casale
    • Ovada
    • Tortona
    • Valenza
      • micro circle logo
      • coogle_play
      • app_store
    Site Logo
    Leggi l'ultima edizione Read latest edition Abbonati Abbonati
    • Lavoro
    • Cronaca
    • Sport
    • Alessandria Calcio
    • Newsletter
    • Società
    • Necrologie
      • Lavoro
      • Cronaca
      • Sport
      • Alessandria Calcio
      • Newsletter
      • Società
      • Necrologie
    Niente
    Home
    Redazione - redazione@alessandrianews.it  
    1 Dicembre 2011
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    Niente maggioranza, il Consiglio comunale si spacca

    La seduta del consiglio è durata pochi minuti. Il tempo necessario, cioè, di rendersi conto che mancava il numero legale all’interno della maggioranza.

    La seduta del consiglio è durata pochi minuti. Il tempo necessario, cioè, di rendersi conto che mancava il numero legale all?interno della maggioranza.

    Si sarebbe dovuto approvare l’assestamento di bilancio, un nuovo sistema per l’alienazione dei beni comunali, un ordine del giorno per la tutela della sanità locale e il nuovo regolamento per gli animali.
    Ma, lunedì sera, in consiglio comunale, nulla di questo è avvenuto. Già perché la seduta del consiglio è durata pochi minuti. Il tempo necessario, cioè, di rendersi conto che mancava il numero legale all’interno della maggioranza. Ben tre consiglieri, due della lista civica Acqui doc (Maurizio Gotta ed Enrico Pesce) e uno del Pdl (Dino Barbero), non si sono presentati in aula. Con la conseguenza che tutte le forze dell’opposizione, compatte, hanno deciso di non praticare nessun sconto all’amministrazione Rapetti, e quindi di lasciare liberi i propri banchi.

    «La maggioranza deve avere i numeri per governare e per dare fiducia alle proprie scelte – spiega infatti Michele Gallizzi, del movimento civico “La città ai cittadini” – non vedo perché dovremmo essere noi a dar loro una mano».
    Più categorica ancora la posizione della Lega Nord: «Il sindaco Rapetti deve ammettere di non avere più i numeri per governare – dice il capogruppo del Carroccio Vittorio Ratto – e trarre le conseguenze». Di sicuro, quanto accaduto lunedì sera, poco dopo le 21, può essere considerato un piccolo terremoto politico. Un episodio che probabilmente è una diretta conseguenza della scelta di Danilo Rapetti di appoggiare la candidatura, come proprio successore, di Enrico Bertero, attuale vice sindaco, eletto nelle file del Pdl.«Noi, o almeno una parte di noi non si riconosce in quella scelta – spiega Maurizio Gotta, capogruppo di Acqui doc – non condivide certi atteggiamenti ed è per questo motivo che abbiamo deciso di dare un segnale forte e chiaro».
    La mancata presenza in consiglio appunto, e la presa d’atto che probabilmente il futuro di Acqui doc, movimento civico che ha permesso a Rapetti di vincere le scorse elezioni, non esiste più.

    «In effetti è così – dice questa volta Anna Leprato, assessore ai Lavori Pubblici e Commercio, membro di Acqui doc – ognuno di noi sta esprimendo il proprio pensiero. Ognuno di noi sta facendo le proprie scelte autonomamente. Non credo che questo movimento possa avere futuro». Parole le sue che si riferiscono al fatto che due consiglieri del movimento civico, Luca Marenco e Giovanni Zunino, lunedì sera in consiglio c’erano. Pronti a votare i punti all’ordine del giorno. Insomma, a quattro mesi dalle elezioni, il panorama politico cittadino si infiamma. Anche se il primo a gettare acqua sul fuoco e proprio il sindaco. «Non credo che l’assenza di tre consiglieri della maggioranza possa determinare una crisi – dice infatti Rapetti – può capitare anche se non ho intenzione di nascondermi dietro un dito. Certo, evidentemente qualche problema c’è ma credo che si possa comunque ancora governare serenamente fino alla fine del mandato». Poi facendosi particolarmente serio aggiunge: «vorrei però che fosse chiaro che se non dovesse essere approvato l’assestamento di bilancio a rimetterci saranno i cittadini».
    E questo perché non sarebbe possibile attivare, tra le altre cose, il piano neve, il pagamento di una parte di utenze e anche l’accensione di un muto da 150 mila euro per alcuni servizi. «In quel caso, saranno gli stessi consiglieri di maggioranza che hanno deciso di non votare a rispondere direttamente del proprio comportamento agli acquesi».

    this is a test{"website":"website"}{"acqui-terme":"Acqui Terme"}
    Watsapp RESTA SEMPRE AGGIORNATO. ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP: È GRATUITO!
    Articoli correlati
    Leggi l'ultima edizione
    Leggi l'ultima edizione
    footer circle logo
    Site Logo in Footer
    Google Play App Store
    Copyright © - Editrice Gruppo SO.G.ED. Srl - Partita iva: 02157520061 – Pubblicità: www.medialpubblicità.it
    Chi siamo Cosa Facciamo Pubblicità Necrologie Acqui Privacy Cookie Policy

    Il Piccolo di Alessandria AlessandriaNews NoviOnline AcquiNews CasaleNotizie OvadaOnline TortonaOnline ValenzaNews
    NewsGuard Logo Logo W3C