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    Acqui-Genova:
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    Redazione - redazione@alessandrianews.it  
    23 Novembre 2011
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    Acqui-Genova: trasporti ferroviari a rischio

    Riunione nel capoluogo ligure fra l’assessore ai Trasporti Enrico Vesco e le associazioni di pendolari, fra le quali quella piemontese che comprende non meno di 1.500 iscritti

    Riunione nel capoluogo ligure fra l’assessore ai Trasporti Enrico Vesco e le associazioni di pendolari, fra le quali quella piemontese che comprende non meno di 1.500 iscritti

    I tagli imposti dal governo preoccupano molto i forzati del treno. Tutti coloro, cioè, che per studio o lavoro, utilizzano la linea ferroviaria Acqui-Genova. In tutto circa 60 chilometri che dipendono direttamente dalla Regione Liguria. E proprio da Genova sono in arrivo notizie nere: l’aumento del costo dei biglietti e lo slittamento alla fine del 2013 del termine dei lavori previsti per la linea in questione.
    Insomma, un bel problema, di cui si è parlato in maniera dettagliata in una riunione avvenuta nel capoluogo ligure fra l’assessore ai Trasporti Enrico Vesco e le associazioni di pendolari, fra le quali quella piemontese che comprende non meno di 1.500 iscritti. «Come ormai risaputo il piano di razionalizzazione prevede pesanti tagli ai trasferimenti di risorse finanziarie dallo Stato alle Regioni di circa il 75% rispetto a quanto previsto negli anni scorsi – spiega Alfio Zorzan, presidente dell’Associazione pendolari dell’acquese – l’assessore, sottolineando il momento particolarmente negativo, ha illustrato il quadro relativo alle previste riduzioni dei servizi e alle misure di tamponamento che la Regione Liguria intende seguire nell’immediato e in futuro se non arriveranno altre risorse dal nuovo governo».

    Cifre alla mano, la quota trasferita dallo Stato alla Regione Liguria per l’anno 2012 sarà di circa 22 milioni di euro, ben al di sotto dei 79 milioni previsti dal contratto di servizio tra Trenitalia e la Regione Liguria. Nell’approvazione della legge di bilancio regionale, e per attenuare la drammaticità del momento che determinerebbe un taglio del 70% del servizio, la giunta regionale ha deciso di trasferire dal settore trasporto su gomma al ferro 20 milioni di euro e 10 milioni di euro dal bilancio proprio raggiungendo così la cifra totale di circa 52 milioni di euro da destinare al trasporto regionale su ferro. «Con questa cifra si riuscirà a garantire il servizio così come è ora fino a fine marzo 2012 nei giorni feriali – aggiunge Zorzan – quello che sembra chiaro poi è un ulteriore aumento delle tariffe regionali e la cancellazione del bonus per il 2011».
    Inoltre, se nel frattempo non arriveranno nuove risorse la situazione potrebbe cambiare drasticamente, prevedendo una riduzione dei servizi dal 40% al 47% dal prossimo primo aprile 2012. In sintesi ecco quello che accadrà. Da gennaio 2012 è previsto l’aumento della tariffa della corsa semplice del 10%, gli abbonamenti mensili ed annuali aumenteranno del 5% e, come accennato non verranno erogati i bonus relativi al 2011. Potrebbe anche avvenire la soppressione di alcune corse durante il sabato, la domenica e i giorni festivi e, da aprile 2012, potrebbe essere prevista la riduzione del servizio attualmente erogato del 40% rispetto all’attuale. «In futuro, ma sono previsti tempi piuttosto lunghi, la Regione prevede di recuperare ulteriori risorse accorpando in un unico gestore regionale le diverse aziende di trasporto su gomma presenti», spiega il presidente Zorzan.
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