Home
Riorganizzazione scolastica
Un intervento dell’assessore alla Cultura Giulia Gelati sulla verticalizzazione scolastica: “La scuola pubblica in questi ultimi anni è stata oggetto di un significativo intervento di riorganizzazione delle risorse umane e strumentali. L’ultima finanziaria, L. 111/2011, ha previsto la realizzazione, entro l’anno, di Istituti Comprensivi, il che significa creare istituti che comprendano scuole materne, elementari e medie sotto la stessa dirigenza, costituiti da almeno 1000 alunni. La Regione Piemonte, nei criteri per la definizione del piano regionale di dimensionamento, ha stabilito che gli stessi, di norma, non possano superare i 1.200 alunni. Altre sei Regioni hanno, invece, presentato ricorso al TAR, in quanto la normativa non ha scopi didattici, bensì, si tratta di un norma angusta, che ha come fine primario quello di operare dei tagli sugli organici di Dirigenti scolastici e amministrativi; non tiene, infatti, in alcun conto le realtà territoriali che, ovviamente, non sempre sono plasmabili sulla previsione normativa.
L’Acquese ha circa 3.000 alunni nelle scuole di vario grado, appartenenti sia al Comune di Acqui, sia ai numerosi Comuni limitrofi. Ci siamo ritrovati, pertanto, a dover decidere in tempi brevissimi come poter costituire Istituti “comprensivi”, compatibilmente con il numero degli alunni e le realtà territoriali, che vedono la dislocazione di numerosi plessi scolastici, distribuiti nei tanti piccoli comuni che connotano nel Piemonte. Poiché la norma prevede l’autonomia dei sindaci, ci siamo incontrati più volte in riunioni di valutazione dei parametri, che hanno reso sempre più evidente la difficoltà di applicare una previsione normativa alle singole realtà. Ci si è, infatti, scontrati con una realtà numerica che rende difficoltoso istituire tali istituti nella misura prevista, a meno che non si disgreghino realtà territoriali esistenti, con evidente danno del fine didattico educativo.
Lunedì ha avuto luogo l’incontro tra amministratori – sindaci, responsabili scolastici, Provincia, ufficio scolastico regionale e Provveditore, a Palazzo Robellini, e ci pare di avere condiviso le osservazioni e le proposte di tutti e di avere elaborato proposte positive e fattibili, che la Provincia prenderà in considerazione nell’elaborazione del piano. In dettaglio, per la città di Acqui è prevista la realizzazione di due istituti comprensivi cittadini: uno presso la nuova scuola Media, l’altro presso Saracco – S.Defendente. Le dimensioni, il numero delle sezioni e la presa d’atto delle nuove esigenze strutturali e logistiche saranno oggetto di prossimi studi, fatti insieme ai dirigenti scolastici e agli operatori delegati. Qualsiasi altra soluzione avrebbe comportato l’accorpamento del primo o del secondo circolo alla scuola media di Bistagno, o di Rivalta, togliendo una continuità territoriale e contro ogni logica di continuità; in questo modo, invece, si realizzano due istituti comprensivi cittadini che, anche in previsione futura, non potranno che svilupparsi nella massima rispondenza della previsione di legge”.
L’Acquese ha circa 3.000 alunni nelle scuole di vario grado, appartenenti sia al Comune di Acqui, sia ai numerosi Comuni limitrofi. Ci siamo ritrovati, pertanto, a dover decidere in tempi brevissimi come poter costituire Istituti “comprensivi”, compatibilmente con il numero degli alunni e le realtà territoriali, che vedono la dislocazione di numerosi plessi scolastici, distribuiti nei tanti piccoli comuni che connotano nel Piemonte. Poiché la norma prevede l’autonomia dei sindaci, ci siamo incontrati più volte in riunioni di valutazione dei parametri, che hanno reso sempre più evidente la difficoltà di applicare una previsione normativa alle singole realtà. Ci si è, infatti, scontrati con una realtà numerica che rende difficoltoso istituire tali istituti nella misura prevista, a meno che non si disgreghino realtà territoriali esistenti, con evidente danno del fine didattico educativo.
Lunedì ha avuto luogo l’incontro tra amministratori – sindaci, responsabili scolastici, Provincia, ufficio scolastico regionale e Provveditore, a Palazzo Robellini, e ci pare di avere condiviso le osservazioni e le proposte di tutti e di avere elaborato proposte positive e fattibili, che la Provincia prenderà in considerazione nell’elaborazione del piano. In dettaglio, per la città di Acqui è prevista la realizzazione di due istituti comprensivi cittadini: uno presso la nuova scuola Media, l’altro presso Saracco – S.Defendente. Le dimensioni, il numero delle sezioni e la presa d’atto delle nuove esigenze strutturali e logistiche saranno oggetto di prossimi studi, fatti insieme ai dirigenti scolastici e agli operatori delegati. Qualsiasi altra soluzione avrebbe comportato l’accorpamento del primo o del secondo circolo alla scuola media di Bistagno, o di Rivalta, togliendo una continuità territoriale e contro ogni logica di continuità; in questo modo, invece, si realizzano due istituti comprensivi cittadini che, anche in previsione futura, non potranno che svilupparsi nella massima rispondenza della previsione di legge”.