Vandali in azione contro le automobili ad Acqui Terme
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Red - redazione@alessandrianews.it  
15 Novembre 2011
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Vandali in azione contro le automobili ad Acqui Terme

Si è trattata di una vera e propria spedizione punitiva, non contro un soggetto particolare ma contro un'intera categoria di beni: le automobili. Nella fattispecie sono state sfasciate una quindicina di macchine, con anche alcuni episodi di furto ai danni delle stesse

Si è trattata di una vera e propria spedizione punitiva, non contro un soggetto particolare ma contro un'intera categoria di beni: le automobili. Nella fattispecie sono state sfasciate una quindicina di macchine, con anche alcuni episodi di furto ai danni delle stesse

Un raid vandalico e quattordici auto sfasciate con violenza inaudita. È successo nelle serate tra sabato e domenica nel centralissimo corso Roma, Via Crispi e Via Giordano Bruno. La notizia non è stata diffusa con tempestività in quanto non abbiamo avuto notizie precise dalle Forze di Polizia. Si pensa per non creare intralcio alle indagini.
Si sono però fatte sentire le persone che, in molti casi hanno subito ingenti danni. Si è trattato di atti di teppismo per i danni provocati alle carrozzerie, ai vetri, ma il raid è stato anche di tipo ladresco in quanto all’interno delle auto hanno rubato anche oggetti personali e libretti di circolazione. I proprietari delle vetture danneggiate non hanno potuto fare altro che presentare denuncia al comando di Polizia Municipale.
Dalla quantità di auto prese di mira, è facile desumere che il raid non è stato consumato in pochi minuti, tipo “spaccata e fuga”, considerando il tempo impiegato per rompere vetri, danneggiare carrozzerie e rovistare all’interno del veicolo. È difficile anche pensare che tutto lo sfascio sia stato provocato da una sola persona. Non pochi proprietari delle auto conciate male hanno chiesto se decine e decine di occhi elettronici (in città ce ne sono 120) abbiano registrato i vandali e ladri all’opera. In caso non ci siano registrazioni, c’è da pensare a “barbari fortunati”.
Le indagini, comunque, potrebbero ottenere una svolta. Le telecamere hanno invece identificato un imbrattatore in erba (una decina di anni), che con una bomboletta spray ha deturpato un pezzo del parapetto del ponte Carlo Alberto. La famiglia si sarebbe dichiarata disposta a risarcire il danno.
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