Bertero candidato sindaco: il PdL non si spacca
Con una lettera ufficiale promulgata dal coordinatore cittadino, Mauro Ratto, il PdL acquese ha ribadito con forza la sua decisione di presentare Enrico Bertero, attuale vicesindaco, come candidato a ricoprire il ruolo di primo cittadino nella prossima tornata elettorale
Con una lettera ufficiale promulgata dal coordinatore cittadino, Mauro Ratto, il PdL acquese ha ribadito con forza la sua decisione di presentare Enrico Bertero, attuale vicesindaco, come candidato a ricoprire il ruolo di primo cittadino nella prossima tornata elettorale
È rientrata lʼaria di tempesta nel PdL acquese. Almeno in apparenza. Dopo lʼannuncio della candidatura di Enrico Bertero, Pdl, alla poltrona di sindaco, la sferzata dellʼassessore Paolo Bruno aveva creato seri problemi che sono stati prontamente risolti, come si può leggere in un comunicato inviato dal coordinatore PdL Acqui Terme, Mauro Ratto:
“Nei giorni scorsi, nella nuova sede del PdL acquese, si è riunito il Direttivo Provinciale del partito e, di concerto con il Direttivo cittadino, ha confermato la candidatura di Enrico Bertero a sindaco di Acqui. Si tratta di una candidatura completamente condivisa dai vertici del partito sia a livello locale che provinciale. Presente il Coordinatore Provinciale Marco Botta, il vice Coordinatore Provinciale Massimo Berruti. Il Vice Presidente della Regione Piemonte Ugo Cavallera. Sono quindi rientrate le intemperanze dellʼassessore Paolo Bruno, storico rappresentante del PdL Acquese, che aveva legittimamente esternato le sue perplessità ma che, dopo ampia discussione, ha convenuto sul nome di Bertero “quale espressione di dedizione, concretezza e passione riconosciutagli dal partito ma soprattutto dalla gente alla quale è sempre stato vicino nella condivisione e, quando è stato in grado, nella risoluzione dei loro problemi”.
Prosegue Ratto: “Il sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio ha escluso il concetto riguardo allʼautomatismo che vedrebbe, per il centro destra, un candidato Pdl ad Alessandria e, di conseguenza, un candidato leghista ad Acqui. Il discorso di Fabbio è stato limpido ed onestissimo ed ha ribadito il concetto che il sottoscritto aveva espresso nellʼultimo consiglio provinciale e cioè che non si intende barattare alcuna candidatura con tale criterio. Il PdL di Acqui Terme rimarca la propria coesione e, quale maggior partito della città, rivendica il proprio candidato alla guida della città”.
Nello stesso tempo ricerca “lʼunione e la collaborazione di tutte le forze del centro destra presenti nel panorama politico cittadino in particolar modo con lʼalleato di governo nazionale e regionale: la Lega Nord ed inoltre con le liste civiche sostenenti Rapetti alle ultime elezioni amministrative. Tutti hanno convenuto che la legittima reazione della Lega Nord nellʼindicare il loro candidato non abbia fatto altro che porre allo scoperto nominativi ormai conosciuti. Naturalmente ogni partito spera che il candidato provenga dal proprio interno ed è quindi più che legittimo che vengano ormai ufficializzati i nomi dei candidati. Restano ancora da fare le considerazioni per quel che riguarda il consenso di un candidato rispetto ad un altro.
Dovrà essere innanzitutto considerata la capacità del candidato di raccogliere intorno a sé le anime migliori e con maggior consenso ed i voti dei cittadini. La coalizione che il PdL intende perfezionare in vista della tornata elettorale della prossima primavera, dovrà tenere conto di questo aspetto fondamentale perché il candidato migliore deve anche essere necessariamente il più forte.
In definitiva il PdL Acquese non si “spacca” ma si ritrova più forte ed unito ed è pronto a “raccoglier la sfida elettorale del prossimo anno avendo scelto il proprio uomo più bravo a raccogliere consenso intorno alla propria persona certo che sarà un buon sindaco volenteroso e vicino alla gente”.