Torna a Bistagno il Val Bormida Film Festival
Un'edizione all'insegna del cinema giovane e per i giovani, un cinema di qualità ma al tempo stesso a basso costo e soprattutto libero nei contenuti e nella forma. Fiore all'occhiello della rassegna il concorso "Io sono qui!" che quest'anno ha registrato un boom di iscrizioni di giovani registi e filmaker
Un'edizione all'insegna del cinema giovane e per i giovani, un cinema di qualità ma al tempo stesso a basso costo e soprattutto libero nei contenuti e nella forma. Fiore all'occhiello della rassegna il concorso "Io sono qui!" che quest'anno ha registrato un boom di iscrizioni di giovani registi e filmaker
Un’edizione all’insegna del cinema giovane e per i giovani, un cinema di qualità ma al tempo stesso a basso costo e soprattutto libero nei contenuti e nella forma. Fiore all’occhiello della rassegna il concorso “Io sono qui!” che quest’anno ha registrato un boom di iscrizioni di giovani registi e filmaker provenienti da tutte le regioni d’Italia con cortometraggi e documentari; tema di quest’edizione “Giovani, brutti e cattivi: viaggio tra le impossibilità e i sogni di chi vuol cambiare” .
Fra le novità della manifestazione l’omaggio al Festival di Cannes con le proiezioni serali di film premiati nella vetrina francese e qui presenti nella sezione speciale “Palma d’Oro e giovani storie”, dedicata al cinema che racconta e fa parlare i giovani.
La manifestazione inizierà venerdì 4 alle 21 con “La classe – entres les murs” (2008) capolavoro di Laurent Cantet, film di crudo realismo ai confini col cinema diretto,che racconta un anno scolastico in una classe problematica di Parigi.
La giornata di sabato partirà al mattino (ore 10) presso la sala del Circolo Galliano in piazza San Guido ad Acqui Terme (AL) con un incontro-conferenza per parlare del rapporto tra il cinema e le nuove generazioni fra la storia dell’immagine e le sue nuove frontiere. Sabato e domenica pomeriggio sarà la volta delle opere fuori concorso e in concorso (oltre a proiezioni speciali legate al territorio). Per la sezione “Fuori concorso” verranno proiettati “Pomodoro” corto surreale e ironico di Alessio Angelico, “Tempus” di Ivano Fachin, storia di un giovane ossessionato dal tempo, “1 a 0 per me” di Guido Colla, altro corto ironico che racconta la storia di una banda di scapestrati che rapisce nani da giardino e infine il rapporto fra i giovani e la guerra raccontato in “Plutot la pluie” di Andrea Zanoli. Sempre sabato due documentari realizzati da tre filmmakers acquesi: “Labirinthy”, storia del poeta, scrittore e critico Edoardo Sanguineti, con la regia del giovane critico cinematografico acquese Erik Negro in collaborazione con Fabio Giovinazzo e “La fabbrica di vetro” di Giovanni Roveta e Alessandro Francini, che ripercorre la lunga e travagliata storia dell’ex vetreria Miva-Borma. In serata (ore 21) “L’Enfant – una storia d’amore” (2005) dei fratelli Dardenne, film poetico e drammatico, narrativamente impiantato su due ragazzi/genitori alle prese con problemi non coerenti con la loro giovane età.
Grande attenzione nei confronti del programma di domenica 6: inizio ore 14 con la proiezione dei corti e dei documentari finalisti in concorso: “E’ l’amore vero male” e “Nostalgico avvenire” di Vieri Brini e Manuele Policante (Vercelli), “Non tentarmi” di Joshua Wahlen e Alessandro Seidita (Palermo), “Il nemico senza volto” di Gianluca Mangisciutti (Roma), “Cicerenella” di Marco Latour e Francesca Manuele (Napoli), “Com’è andata a finire” di Andrea Di Iorio (Campobasso), “Supereroi” di Paolo Casalis (Cuneo), “Un pagamu – La tassa sulla paura” di Claudio Metallo, Nicola Grignani e Miko Meloni (Cosenza). Alle 21 si terrà la premiazione delle due opere vincitrici del concorso “Io sono qui!”.
Chiusura del festival con il classico di François Truffaut, e in qualche modo opera prima di tutta la Nouvelle Vague, “I quattrocento colpi” (1959), inegualiato e ineguagliabile racconto sfaccettato e poliedrico, libero e malinconico di un adolescente alla ricerca della propria identità.