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Progetto-casa: anche Acqui aderisce all’iniziativa della Provincia
L'iniziativa è nata dall'esigenza di prevedere condizioni che permettano di favorire l'incontro tra esigenze delle famiglie in disagio abitativo ed i proprietari di unità sfitte, cioè per lenire il problema-casa per le famiglie in difficoltà, prevedendo altresì per i proprietari che mettono a disposizione il proprio alloggio adeguate norme di garanzia.
L'iniziativa è nata dall'esigenza di prevedere condizioni che permettano di favorire l'incontro tra esigenze delle famiglie in disagio abitativo ed i proprietari di unità sfitte, cioè per lenire il problema-casa per le famiglie in difficoltà, prevedendo altresì per i proprietari che mettono a disposizione il proprio alloggio adeguate norme di garanzia.
Il documento “azioni di contrasto” prevede accordi con proprietari di immobili da locare, fondo di garanzia cui sono preposti un Comitato tecnico ed un’Assemblea consultiva coordinati dalla Provincia, requisiti di accesso delle persone, supporto e tutoraggio alle persone coinvolte tramite “Operatori di sostegno abitativo”. Per l’approvazione del documento “Azioni di contrasto” la Provincia di Alessandria metterà a disposizione del fondo di garanzia 15 mila euro, la Cassa di Risparmio di Alessandria 100 mila euro e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino 15 mila euro. Le problematiche abitative sul territorio provinciale sono considerate gravi ed è urgente un intervento. Basti pensare che, dati a marzo 2011, in provincia di Alessandria bel 1.680 persone attendono un alloggio, 169 ad Acqui Terme, 85 ad Ovada, 170 a Tortona, 140 a Valenza, 660 ad Alessandria, 226 a Novi e 169 a Casale. In tale quadro è allarmante l’insufficienza della dotazione di edilizia popolare rispetto alla domanda.
È da registrare, che esiste un mercato delle locazioni che spesso offre, a canoni insostenibili da parte di numerose famiglie. Il rallentamento delle compravendite ha poi ulteriormente spinto in alto il prezzo degli affitti innescando una spirale d’inadeguatezza economica da parte di molti. L’intesa sulle azioni di contrasto alla problematica abitativa comprende una serie di soluzioni-proposte tra cui la stipula di specifici accordi con proprietari di alloggi sfitti in cui si dice, tra l’altro, che i medesimi proprietari “attraverso il convenzionamento volto a favorire la ‘locazione sostenibile’, saranno in condizione di redditivizzare cespiti immobiliari (magari altrimenti non utilizzati) con la garanzia dell’intervento del fondo pubblico appositamente costituito in caso di insoluti nel pagamento dei canoni, sia pure per un periodo predeterminato”. Il fondo di garanzia è costituito da appositi apporti degli enti locali e dai contributi erogati dagli attori socio-economici del territorio. Per la gestione del fondo viene costituito un Comitato tecnico.
Tra i requisiti di accesso al fondo, i richiedenti dovranno essere cittadini italiani, comunitari o stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio italiano e residenti da almeno sei mesi in uno dei Comuni della provincia di Alessandria.