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Acqui, città cantiere: disagi e proteste
I lavori continuano in molte zone della città e i cittadini dimostrano di aver raggiunto il limite della sopportazione visto che da molto tempo Acqui è a cielo aperto
I lavori continuano in molte zone della città e i cittadini dimostrano di aver raggiunto il limite della sopportazione visto che da molto tempo Acqui è a cielo aperto
Polemiche roventi incorniciano la viabilità cittadina. Soprattutto a causa dei lavori legati al teleriscaldamento che, in questo momento, stanno interessando via Nizza e via Crenna. Sul piede di guerra sono soprattutto i commercianti che, da un mese a questa parte, stanno vivendo una situazione al limite. “Le strade sono completamente bloccate – dicono i commercianti di via Nizza – uscire dai cortili è problematico, per non parlare poi dello scarico delle merci». C’è chi si lamenta del fatto che alcuni corrieri, vista l’impossibilità di transitare, se ne sono andati senza consegnare, e altri continuano a registrare un’impennata al ribasso degli incassi.Secondo quanto annunciato da palazzo Levi subito dopo ferragosto, i lavori si sarebbero dovuti concludere in una quindicina di giorni. «Avevano anche detto che via Nizza sarebbe stata transitabile almeno in una corsia, invece continua ad essere completamente bloccata”.
E non è ancora chiaro quando lo sarà nuovamente visto che nel tratto compreso fra il condominio la Torretta e la Croce Bianca, durante gli scavi, sono emersi alcuni reperti archeologici. Ad essere sul piede di guerra, oltre ai commercianti, ci sono gli abitanti di via Nizza, quelli di via Crispi e via Cassino. Il traffico per Alice Bel Colle e Nizza Monferrato è stato infatti dirottato in queste due vie, piuttosto strette e non strutturate per sopportare l’aumentato passaggio di auto e camion. Per giunta, via Cassino è anche interessata ai lavori di ristrutturazione del vecchio Ricreatorio, che aggiungono disagio al disagio. E se tutto questo non fosse già sufficiente a scaldare gli animi ecco che spunta la possibilità di imminenti scavi anche lungo la passeggiata Piola. Un tratto di strada compreso fra corso Bagni e il ponte Carlo Alberto, che venerdì pomeriggio ha visto la comparsa di cartelli in tal senso.
Cartelli poi eliminati nel giro di pochissimo tempo ma che comunque hanno contribuito notevolmente ad innervosire gli acquesi. Perché se è vero che i lavori del teleriscaldamento, proprio in quella via si sarebbero dovuti svolgere nel mese di marzo, lo è altrettanto che l’amministrazione comunale aveva invece imposto alla società appaltatrice dei lavori di posticiparne l’inizio. “Il fatto che non abbiano cambiato il senso di marcia nella via, nonostante la fine dei lavori di ristrutturazione del ponte – dice il capogruppo della Lega Nord, Vittorio Ratto – lascia intendere che vogliano procedere. Per i cittadini sarebbe un bel disagio”.
E non è ancora chiaro quando lo sarà nuovamente visto che nel tratto compreso fra il condominio la Torretta e la Croce Bianca, durante gli scavi, sono emersi alcuni reperti archeologici. Ad essere sul piede di guerra, oltre ai commercianti, ci sono gli abitanti di via Nizza, quelli di via Crispi e via Cassino. Il traffico per Alice Bel Colle e Nizza Monferrato è stato infatti dirottato in queste due vie, piuttosto strette e non strutturate per sopportare l’aumentato passaggio di auto e camion. Per giunta, via Cassino è anche interessata ai lavori di ristrutturazione del vecchio Ricreatorio, che aggiungono disagio al disagio. E se tutto questo non fosse già sufficiente a scaldare gli animi ecco che spunta la possibilità di imminenti scavi anche lungo la passeggiata Piola. Un tratto di strada compreso fra corso Bagni e il ponte Carlo Alberto, che venerdì pomeriggio ha visto la comparsa di cartelli in tal senso.
Cartelli poi eliminati nel giro di pochissimo tempo ma che comunque hanno contribuito notevolmente ad innervosire gli acquesi. Perché se è vero che i lavori del teleriscaldamento, proprio in quella via si sarebbero dovuti svolgere nel mese di marzo, lo è altrettanto che l’amministrazione comunale aveva invece imposto alla società appaltatrice dei lavori di posticiparne l’inizio. “Il fatto che non abbiano cambiato il senso di marcia nella via, nonostante la fine dei lavori di ristrutturazione del ponte – dice il capogruppo della Lega Nord, Vittorio Ratto – lascia intendere che vogliano procedere. Per i cittadini sarebbe un bel disagio”.