Smettere di fumare si può
Il Centro per il Tabagismo dellospedale e le Terme di Acqui organizzano una tre giorni di iniziative. Venerdì 30 a Palazzo Robellini un incontro pubblico patrocinato dal Comune e il primo fine settimana di ottobre apertura non stop del Centro Antitabacco presso le Terme
Il Centro per il Tabagismo dell?ospedale e le Terme di Acqui organizzano una tre giorni di iniziative. Venerdì 30 a Palazzo Robellini un incontro pubblico patrocinato dal Comune e il primo fine settimana di ottobre apertura non stop del Centro Antitabacco presso le Terme
Dopo il saluto del dottor Mario Pasino, Commissario dell’AslAl, e delle autorità locali, introdurranno la serata il presidente della Terme di Acqui Roberto Molina e la dottoressa Maria Vincenza Calì, referente della Cardiologia acquese. Seguirà l’intervento del dottor Giovanni Rebora, direttore sanitario Terme di Acqui sul tema “Il ruolo delle terme nella prevenzione delle malattie fumo-correlate“, al termine del quale sarà aperta una sessione interattiva con il pubblico presente, a cura dei cardiologi Raffaella Caneparo e Piero Clavario, responsabili dei Centri per il Tabagismo, rispettivamente, dell’Ospedale di Acqui Terme e dell’Asl 3 di Genova.
Sarà la dottoressa Maria Teresa Zunino, della cardiologia acquese, a concludere i lavori e a rispondere insieme ai colleghi ai dubbi e alle domande più comuni sul fumo, a cominciare dal perché si inizia a fumare. Analizzate le cause, gli esperti illustreranno le tecniche per porre fine a questa dipendenza, per trovare le risposte giuste ai numerosi interrogativi sul fumo e a comprendere se è proprio vero che è così difficile smettere.
Secondo le statistiche infatti, il 70% dei fumatori ammette di coltivare da tempo il proposito di smettere di fumare ma afferma di non sapere come affrontare l’impresa. Ed è proprio per stimolare un maggior numero di persone ad intraprendere questa sfida che l’iniziativa si protrae per altri due giorni. Sabato 1° e domenica 2 ottobre infatti il Centro per il Tabagismo della Cardiologia di Acqui Terme si trasferisce presso gli ambulatori medici delle Nuove Terme, in via XX Settembre. Qui dalle 8 alle 20 gli esperti saranno gratuitamente a disposizione del pubblico per colloqui informativi e individuali, con valutazione del grado di dipendenza, anamnesi clinica, misurazione CO espirato, somministrazione questionari per valutazione tabagismo, test di Fagerstromm ed eventuale inizio terapia di disassuefazione.
La storia del Centro per il Tabagismo di Acqui Terme inizia nel 2006 con la partecipazione dell’ospedale cittadino a un progetto di ricerca nazionale che coinvolgeva circa 20 cardiologie italiane; da questa esperienza è nato presso la Struttura Complessa di Cardiologia dell’Ospedale acquese un centro per il trattamento della dipendenza dal tabacco.
Il Centro rispetta i parametri nazionali di riferimento per il trattamento del tabagismo ed è stato inserito tra quelli riconosciuti dalla Società Italiana di Tabaccologia e dall’Istituto Superiore di Sanità. Presso il Centro acquese lavorano le dottoresse Raffaella Caneparo, medico cardiologo e psicoterapeuta e Maria Teresa Zunino, medico cardiologo, coadiuvate dal personale infermieristico della Struttura di Cardiologia. Alle persone che desiderano sottoporsi al trattamento di disassuefazione viene effettuata la valutazione della dipendenza attraverso appositi test, colloquio motivazionale, analisi del CO espirato, dopo di che si programmano con il paziente gli interventi terapeutici più adatti, sia dal punto di vista farmacologico che per quanto riguarda le sedute di psicologica comportamentale.
La cessazione del fumo dopo un evento cardiaco è in grado di ridurre il rischio di ricadute di malattia del 36-40% secondo gli studi effettuati. Nelle linee guida scientifiche la disassuefazione dal tabacco viene indicata come prima misura da adottare in prevenzione secondaria.
La Cardiologia dell’Ospedale di Acqui Terme, che dal 1994 si occupa anche di riabilitazione cardiologica, ha sempre avuto tra i suoi obiettivi primari quello di seguire i propri pazienti al di là della fase acuta, occupandosi in prima linea del loro sostegno psicologico e della correzione degli stili di vita potenzialmente dannosi. In quest’ottica la lotta al tabagismo assume la valenza di completare l’offerta che la Struttura operativa cardiologica ritiene di dover garantire ai propri pazienti per una completa e corretta cura della malattia cardiaca.