Ex Pineta: ora è il Comune a dover dare l’ok all’avvio degli scavi
Il passaggio di consegne della Regione in base a quanto consentito dalle norme in materia di nuove costruzioni e movimenti di terra su aree a rischio idrogeologico
L’iter di valutazione dei rischi geologici per l’autorizzazione al restyling dell’ex Hotel Pineta dalla Regione viene delegato agli uffici tecnici del Comune di Acqui Terme.
Il passaggio di consegne da Torino a Palazzo Levi sarebbe maturato sulla base di quanto consentito dalle norme regionali in materia di nuove costruzioni e movimenti di terra su aree potenzialmente a rischio idrogeologico.
L’affidamento della procedura ai tecnici di Palazzo Levi potrebbe dare un’importante accelerata dal punto di vista burocratico per l’ormai noto progetto di rilancio della struttura, presentato a febbraio 2023 dall’architetto milanese Massimo Nova, referente sul territorio per conto di un fondo di investimento internazionale con sede in Israele. A novembre 2024 era arrivato anche il parere favorevole della Sovrintendenza, prassi che andava a completare l’iter della Commissione Paesaggistica.
I lavori di ristrutturazione prevedono lo sbancamento e la movimentazione di una certa volumetria di terra lungo il versante di passeggiata Montestregone. A causa degli eventi alluvionali del novembre del 2019 lungo il versante collinare di regione Montestregone si sono verificati alcuni eventi franosi. L’area dell’ex hotel Pineta, più a valle rispetto a dove sono avvenuti i cedimenti, sembrerebbe tuttavia non trovarsi in una zona considerata a rischio. Il responso del Comune di Acqui dovrebbe arrivare entro fine anno.