Centro ippico a Cascina Scarsi: ok del Comune all’affitto terreni
Palazzo Levi ha dato l’ok all’affitto dei venti ettari di terreno dell’ex comunità di recupero. Nel 2024 era stata presentata manifestazione di interesse
ACQUI TERME – Nei giorni scorsi è arrivato l’ok del Comune di Acqui all’affitto dei venti ettari di terreno a Cascina Scarsi, al confine tra Acqui Terme e Visone. La determina arriva a un anno di distanza dalla manifestazione di interesse presentata nell’estate del 2024 dall’Asd Circolo Ippico Acquese.
L’area dell’ex comunità di recupero di San Benedetto al Porto – chiusa nel 2023 – sarà destinata alla realizzazione di un centro ippico dotato di servizi e impianti legati al maneggio, allo sport equestre più in generale oltre che ad attività educative e sociali. Secondo indiscrezioni (non confermate dall’amministrazione comunale) il sito potrebbe anche diventare sede di competizioni di Endurance, sport equestre tra i più diffusi al mondo.
Ora c’è l’housing di Asca
La lunga attesa dal parere favorevole della Commissione giudicatrice (arrivato a settembre dello scorso anno) fino alla definitiva approvazione del verbale di gara da parte del Settore Ragioneria, Economato e Personale sarebbe servita al Comune per chiarire alcune questioni pratiche che nel frattempo sono venute a presentarsi. In attesa che venga completata la riqualificazione dell’ex albergo Garbarino ad Acqui Terme, infatti, a inizio gennaio Asca – l’Associazione Socio Assistenziale dei Comuni dell’Acquese – proprio a Cascina Scarsi ha avviato un servizio ponte con stazione di posta e housing sociale temporanea destinata a persone senza fissa dimora o in emergenza abitativa. Stazione di posta e housing, però, saranno attivate all’ex Garbarino entro il 30 giugno del 2026.
Un’altra questione da risolvere era quella riferita alla fascia esondabile lungo il fiume Bormida, che scorre ad alcune centinaia di metri da Cascina Scarsi. Fattore che, evidentemente, non rappresenterebbe un rischio concreto.
«Importante occasione»
Un progetto che, se tutto andrà a buon fine, potrebbe rappresentare un valore aggiunto per Acqui e i comuni limitrofi anche dal punto di vista turistico. Da Palazzo Levi, per ora, trapela un cauto ottimisto. «Senza dubbio – dichiara il sindaco Danilo Rapetti – se questa operazione dovesse chiudersi felicemente per la nostra città sarebbe un’importante opportunità anche dal punto di vista del ritorno economico. Ma ora è davvero ancora troppo presto per trarre conclusioni. Occorre attendere quali saranno gli sviluppi dei prossimi mesi».