Ovada
La piattaforma Change.org per l'iniziativa della pendolare ovadese Alessandra Rapetti
30 Giugno 2020 ore 13:41
di Redazione
Alessandra Rapetti in un'assemblea pubblica dei pendolari
OVADA - I treni sono ancora più importanti oggi che la mobilità tra basso Piemonte è Liguria è messa in discussione dalla situazione in A26. Alessandra Rapetti, infermiera del San Martino, non ha mai avuto problemi a metterci la faccia. E l'ha fatto anche per l'ennesima rivendicazione sul fronte dell'Acqui - Genova. Lo strumento è moderno, una petizione sulla piattaforma Change.org per sensibilizzare anche chi non viaggia con regolarità. "Chiediamo un vero ed effettivo orario cadenzato dei treni per sopperire alla grave situazione che si sta presentando quotidianamente sulla A26 Voltri-Gravellona Toce e sulla ex SS456 del Turchino". Questo il messaggio della campagna che segue di poche ore l'ennesimo appello del Comitato Trasporti Valli Orba e Stura di cui Rapetti è dirigente. "I treni sulla tratta Acqui Terme-Genova erano insufficienti prima della pandemia Covid e tali sono rimasti - spiega - L’offerta ferroviaria è stata ulteriormente ridotta ed i pendolari non hanno modo di andare a lavorare con un mezzo sicuro. Per non essere isolati serve un treno ogni ora, sette giorni su sette, dalle 5.00 alle 21.00".
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