Terme
L'assessore Chiorino: "Non è prerogativa dell'ente pretendere una data ufficiale"
21 Giugno 2022 ore 10:46
di Alessandro Francini
Hotel Ariston
ACQUI TERME - Sempre più preoccupati da una situazione in stallo da ormai troppe settimane, nei giorni scorsi gli Albergatori Acquesi hanno inviato una lettera all'assessore al Lavoro Elena Chiorino per chiedere alla Regione maggiore solerzia nel far sì che vengano rispettati gli impegni presi dopo l'accordo siglato lo scorso 28 maggio in sede regionale tra i sindacati e la proprietà della Terme. Una data ufficiale per la riapertura degli stabilimenti curativi termali, infatti, ancora non c’è. «Ora l'accordo c'è, ma le prenotazioni che noi riceviamo e che inviamo all'azienda vengono tutte "rimbalzate". Ai clienti viene detto che gli stabilimenti riapriranno a data da destinarsi, forse ad agosto/settembre», sottolinea Marco Pincetti, titolare dell'Hotel Ariston.
All'appello degli operatori la Chiorino ha risposto spiegando che, «pur garantendo agli albergatori il massimo impegno per sollecitare la proprietà a riaprire gli stabilimenti, non è prerogativa dell'ente regionale pretendere una data ufficiale da Terme di Acqui Spa». Un punto nodale, però, secondo i gestori degli hotel: «Ci sembra assurdo che noi albergatori siamo chiamati ogni anno a comunicare la data di riapertura in quanto fornitori di un servizio pubblico, mentre chi fornisce un servizio sanitario è libero di decidere in modo arbitrario e in base ai propri interessi personali. Non dimentichiamoci che di fatto in questo momento si sta negando ai cittadini un servizio sanitario che gli spetta di diritto».
La mancanza di una “deadline” sta causando agli alberghi seri danni economici, «perché senza indicazioni precise non possiamo fare promozione. Il periodo in cui le persone si sottopongono alle cure termali è proprio questo». Anche l'oblìo che avvolge lo stabilimento ‘Lago delle Sorgenti’ complica ulteriormente le cose, «perché va bene che di solito la stagione dei centri benessere parte nei mesi autunnali, ma le prenotazioni iniziano già da ora. A ogni modo - conclude Marco Pincetti - contiamo di organizzare un incontro con gli assessori regionali entro le prossime settimane. C’è il serio rischio che a luglio e agosto i nostri alberghi rimangano vuoti».
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