Cartosio, don Domenico cerca fondi per il campanile
"Le campane suonano per tutti e svolgono un ruolo sociale"
CARTOSIO – E’ un punto di riferimento per Cartosio, scandisce la vita della comunità e partecipa ai suoi eventi ordinari e straordinari. Il campanile della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo ha bisogno di riparazioni. «Il pannello di controllo delle campane deve essere sostituito – spiega il parroco don Domenico Pisano – Un impianto vecchio del 1985 che ha fatto il suo dovere. Abbiamo provato a ‘rattoppare’ il problema, senza risultati».
Qualche giorno fa la scoperta del malfunzionamento: un fedele diretto a Messa ha avvertito nel suono delle campane qualcosa di diverso; i tecnici intervenuti hanno confermato la rottura di un pezzo. La sostituzione però non è durata tanto. «Meglio fare un lavoro una volta e poi riparlarne tra dieci anni» riflette il don. La cifra non sarebbe nemmeno astronomica: 6500 euro. Il parroco ha messo fuori dalla chiesa un cartellone che raffigura il campanile diviso in quadratini, tante porzioni da 50 euro necessarie a pagare il lavoro.
Don Domenico chiama alla contribuzione tutto il paese, non solo i fedeli. «Le campane suonano per tutti e sarebbe giusto che si prendesse coscienza del ruolo sociale che queste svolgono. Tra qualche mese ci chiederanno di suonare per segnalare il verderame. I contadini utilizzano le campane per dare i trattamenti. E poi si suona quando muore qualcuno, in situazioni di emergenza; potranno dare fastidio a qualcuno, ma sono al centro della vita locale». Il campanile di Sant’Andrea è nato con il paese. Probabilmente è stato realizzato utilizzando una torre dell’originario castello. Le sua campane sono state requisite per forgiare cannoni negli sforzi bellici e hanno segnalato l’arrivo dei bombardamenti.
«Tutto quello che è dentro la chiesa è stato comprato con i soldi degli anziani ed antenati dei cartosiani di oggi – conclude – Bisogna riconoscere questa eredità e prendersene cura. Tutto quello che facciamo oggi andrà a beneficio delle generazioni future».
Il parroco a breve invierà al Comune una lettera formale. Magari il Municipio vorrà dare il buon esempio ed in bilancio la voce ci sarebbe: ‘fondo di spesa per gli interventi sugli edifici di culto’.